giovedì 17 aprile 2014

L'alfabeto misterioso, S. Grafton

L'alfabeto misterioso è l'ultima serie in ordine di lettura che mi ha tenuto compagnia per qualche settimana, in attesa che il mio cervello decidesse di aver voglia di cose nuove. 
I romanzi sono strutturati come le lettere dell'alfabeto e partendo dalla A io sono arrivata alla lettera R, che credo sia l'ultimo libro ad esser stato tradotto in italiano. Spero francamente di sbagliarmi perchè secondo la bibliografia dell'autrice sono già stati scritti i libri fino alla W e poiché la S è del 2005 inizio a temere il fatto che molto simpaticamente abbiano deciso di interrompere le traduzioni. Non sarebbe la prima volta che accade che una casa editrice fa questo tipo di scelta ma chi lo decide sarebbe da mettere al rogo. Senza se e senza ma.
Sue Grafton
Recensire, anzi commentare (che recensire mi pare un termine così tecnico e da addetto ai lavori che non mi piace!) tutti i singoli libri letti ad oggi non mi pare una gran cosa perché, diciamocelo, le storie non hanno queste grandi vicende da meritarsi chissà quante pagine di considerazioni! Invece presa nel suo completo merita eccome! Le vicende (come ho scritto nel commento a A come Alibi) raccontano le indagini di Kinsey Millhone, donna di poco più di trent'anni che dopo un breve periodo in polizia decide di mettersi in proprio come investigatore privato. L'inizio di ogni libro ci presenta velocemente la protagonista, dicendoci l'età (e gli anni passano col passare dei libri), dove vive, ricordandoci l'amore platonico per il suo padrone di casa, spiegandoci come sia arrivata a fare la P.I., dicendoci che è divorziata due volte, orfana e perennemente single.
Poi le storie, di volta in volta, ci fanno conoscere personaggi nuovi che fanno strettamente parte dell'indagine in corso e ritroviamo invece personaggi ricorrenti che evolvono con lei con il trascorrere del tempo: colleghi, amici, amanti.
I gialli sono carini, alcuni prevedibile e altri meno, ma dobbiamo calcolare che sono anni '80 e a leggerli oggi, con una letteratura poliziesca e gialla che si è diffusa a macchia d'olio negli ultimi anni, per forza di cose alcune situazioni sembrano un già visto. La Grafton ha il merito però di aver creato una investigatrice carina, originale e moderna, perfettamente calata nei suoi anni '80 (periodo in cui si svolgono le vicende) che fa trascorrere ore piacevoli in sua compagnia.
La scrittura è semplice, l'intreccio sufficientemente originale anche se a leggerli tutti in fila si percepisce che gira e rigira le cose si assomigliano un po', eppure non stanca e si lascia leggere volentieri, sia per scoprire il colpevole dell'indagine che per assistere alle vicende personali di Kinsey e del suo adorabile vicino di casa, di Rosie, che gestisce una trattoria decisamente pittoresca, e degli altri attori che rendono quasi obbligatorio proseguire con la lettura di tutta la serie!
Davvero una piacevole scoperta! meglio tardi che mai!

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