giovedì 8 ottobre 2020

L'ultimo viaggio di Billie di R. Brandoni, C. Di Vivona e voce narrante D. Mancini

 


Billie Holiday in un albo illustrato per un pubblico di giovanissimi? si potrebbe pensare che non sia il soggetto adatto da proporre ai bambini e invece abbiamo un albo realizzato in maniera impeccabile. Billie, famosa cantante afroamericana dalla voce inconfondibile e piena di sfumature, una donna che ha cantato una canzone diventata poi simbolo di un'intera lotta per i diritti civili e mi riferisco alla struggente Strange fruit, il cui tema è addirittura il linciaggio, perché gli "strani frutti" che dall'albero dondolano sono le persone vittime di questo orribile crimine. 

L'albo non risparmia nulla della vita travagliata di questa donna, la incontriamo ormai anziana che dialoga con una bambina che si rivolge a lei chiamandola nonna, ma nonna, Billie, non lo è e solo proseguendo la lettura comprendiamo che sta parlando con una sé stessa bambina, ripercorrendo la sua vita, analizzando i fatti che le sono accaduti, rimpiangendo il colore della sua pelle, le vessazioni subite, i dolori provati e le difficoltà incontrate come artista donna e di colore in un mondo che aveva la segregazione razziale come regola.

La trama è dura perché dura è stata la vita di Billie eppure l'albo ha una resa così delicata da essere perfetto per i giovani lettori. L'autore (scrittore e anche ottimo musicista) ha avuto una attenzione estremamente accurata nella scelta delle parole, pur non censurando niente, non abbiamo mai nulla di forte, di crudo e laddove le parole avrebbero potuto essere troppo dure arrivano le splendide illustrazioni di Chiara di Vivona ad esplicitare (sempre con estremo garbo e dolcezza) in un susseguirsi di sfumature, di chiaro scuro, di sagome abbozzate. Il bambino che si avvicina a quest'opera può farlo serenamente, sarà poi la mediazione di un adulto ad aiutarlo a comprendere o approfondire gli argomenti. Il finale è pieno di rinascita e speranza, in cui finalmente la consapevolezza viene raggiunta. 

L'albo è creato assieme ad una traccia musicale con voce narrante di Debora Mancini e ascoltarlo fa veramente calare nella storia,

Non si fosse capito, è un libro che amo moltissimo, che trovo perfetto nella sinergia tra testo e immagine  e che ad ogni pagina voltata risulta evidente la passione degli autori per questa artista, lo studio approfondito fatto e la cura, l'attenzione al pubblico verso il quale è rivolto.


 

L'ultimo viaggio di Billie - R. Brandoni, C. Di Vivona

2020 Edizioni Curci Young e Fingerpicking.net 

euro 16.00



martedì 6 ottobre 2020

Jumanji di Chris Van Allsburg


 Sicuramente il film è conosciutissimo, complice anche il recente remake che lo ha riportato in auge, e credo che si possa ben definire un cult il film anni '90 con Robin Williams. Quello che invece non tutti sanno è che è tratto da un albo illustrato del 1981 e che Logos ha pubblicato nel 2013. 
Chris Van Allsburg, ottimo narratore e sublime illustratore, ha fatto dell'utilizzo del bianco e nero il suo must e nel corso degli anni ci ha regalato degli albi (purtroppo alcuni dei quali fuori catalogo) davvero bellissimi: Polar express tanto per citarne uno. La tecnica è talmente realistica da far sembrare le immagini delle fotografie: le espressioni, i dettagli, sono così sapientemente ricreati grazie all'uso magistrale delle sfumature da non far mai rimpiangere l'utilizzo del colore.

La storia è avvincente e divertente: un fratello e una sorella restano a casa soli per un pomeriggio mentre i genitori vanno all'opera. Chiaramente la noia arriva subito e i bambini escono per una passeggiata al parco, ma ecco che ai piedi di un albero trovano un vecchio gioco in scatola, Jumanji, e decidono di portarlo a casa per fare qualcosa di insolito. Le istruzioni sono chiare "una volta iniziata la partita è fondamentale portarla a termine e raggiungere Jumanji", incuriositi lanciano i dadi e... E iniziano un susseguirsi di mirabolanti avventure perché ogni evento descritto si materializza in casa loro, ed ecco che vengono travolti dai rinoceronti, rincorsi da un leone, inzuppati da un monsone! ma non si può smettere, si deve arrivare alla fine per sperare di far tornare tutto alla normalità e così i bambini continuano a giocare.

L'albo è strutturato in maniera che la storia sia immediatamente visibile al giovane lettore, aprendo l'albo abbiamo una facciata di testo e quella accanto con l'illustrazione a tutta pagina che ci mostra ciò che accade.
Gli adulti compaiono all'inizio e alla fine del racconto ma non si vedono mai, li vediamo disegnati solo fino al collo ad evidenziare come tutto l'albo sia strutturato a misura e dal punto di vista dei bambini.
E' una storia divertente e affascinante, in cui la fantasia è potente e va a contrapporsi all'estrema razionalità degli adulti, che la fantasia l'hanno perduta da un po' e infatti quando Peter inizia ad elencare le stravaganti avventure vissute, la mamma risponde dicendo loro che hanno dormito (e quindi sognato) tutto il pomeriggio.

I bambini hanno un mondo nascosto, un immaginario vivido e reale. Fondamentale è lasciar loro questo aspetto il più a lungo possibile e aiutarli a coltivarlo, meglio se con un bellissimo albo illustrato!

Curiosità: io ho altri 2 albi di Van Allsburg e c'è sempre un piccolo personaggio che l'autore inserisce nella storia. Un personaggio a me personalmente estremamente caro peraltro 😉

Jumanji di C. Van Allsburg

Logos edizioni 2013

pag. 32

euro 15.00

Vincitore della Caldecott Medal nel 1982