lunedì 8 settembre 2014

presentazione La ragazza meccanica, P. Bacigalupi - Rassegna Sugarcon 2014

da sinistra: Matteo Strukul, Paolo Bacigalupi, Carlo Vanin
Ieri, domenica 7 settembre, c'è stata a Padova la presentazione di un libro di fantascienza scritto da Paolo Bacigalupi, di chiara origine italiana ma americano ormai da più di tre generazioni. Il romanzo si intitola La ragazza meccanica, e io non avevo la più pallida idea di che caspita fosse.
Poiché la presentazione avveniva nell'ambito della rassegna Sugarcon, trattasi di anteprima più correttamente, e poiché su facebook girava l'evento cui ero stata invitata a partecipare, ho inforcato la mia Vespa e mi sono fiondata in centro ad assistere.
Giusto per non arrivare totalmente impreparata avevo naturalmente googlato l'autore e ho scoperto che quest'uomo è praticamente il futuro della fantascienza americana. E' osannato negli Stati Uniti, considerato l'erede di William Gibson (l'attuale esponente massimo del genere) e i suoi libri e racconti hanno vinto i premi letterari più prestigiosi: il Nebula, il Locus, l'Hugo.
E' per la prima volta in Italia a presentare il suo libro"la Ragazza meccanica", uscito in america nel 2009 e arrivato ora da noi grazie alla MultiPlayer.it, casa editrice che sta sfornando gioiellini non indifferenti (v. quella meraviglia di autore che è Tim Willocks).

La presentazione è stata davvero interessante e lo dico da non appassionata del genere! per cui suppongo che tutte le persone fans della fantascienza presenti fossero davvero entusiaste! L'intervista è stata condotta da Carlo Vanin, barbabietola Sugarpulp e scrittore neo-pubblicato da Panda Edizioni, affiancato da Matteo Strukul (La ballata di Mila, Regina nera, La giostra dei fiori spezzati) come traduttore.
Ho preso diligentemente appunti durante l'oretta di intervista ma quello che mi ha colpita è stata la timidezza dell'autore e la felicità che lasciava trasparire. Appena arrivato, mettendosi sottovoce (ma non abbastanza!!) d'accordo con Strukul per i tempi di traduzione, ha detto con un sorriso quasi imbarazzato "devo ancora abituarmi a tutto ciò" e durante tutta la presentazione aveva le mani che tremavano! Nonostante l'evidente emozione ha risposto in maniera puntuale, precisa e allegra a tutte le domande che gli sono state rivolte, cercando di spiegarsi al meglio per permettere a tutti di capire il suo romanzo, che come genere è davvero particolare.
Resto sempre piacevolmente stupita quando incontro autori così umili ed emozionati che qualsiasi cosa scrivano mi viene immediatamente voglia di leggerlo! Sarà che a presentazioni di alcuni autori italiani invece trovo spesso l'arroganza e la supponenza di chi pensa di essere L'Autore, quando magari se lo filano in una minoranza assoluta e l'unico pensiero che ho durante l'intervista è togliere l'espressione di autocompiacimento dalla loro faccia. Per carità, Bacigalupi non è ancora famosissimo in Italia probabilmente e ci sta forse il suo imbarazzo, ma lo stesso atteggiamento umile e divertente l'ho visto anche in autori del calibro di Lansdale, tanto per dirne uno, che proprio sconosciuto non è!!
Non voglio dilungarmi troppo, il libro non l'ho letto ma l'ho comprato e me lo sono naturalmente fatto autografare! 
Io ammetto l'ignoranza, il cyberpunk non so praticamente cosa sia, ma studierò! posso però riportare ciò che dice l'autore del suo libro. Lo definisce una sorta di "Agro-punk" visto che il tema principale è l'ambiente e la biodiversità. Temi che gli stanno a cuore provenendo lui da una famiglia "di sporchi hippy" (detto da lui eh!) inseriti in contesti rurali. La Thailandia come location è stata data da un interesse personale e da un piccolo fatto di cui probabilmente non importa nulla a nessuno, ovvero il tentativo da parte di una multinazionale americana di impadronirsi e gestire il gene del riso basmati. Questo in India è stato visto come un attacco imperialista e quindi preso molto a cuore. La Thailandia è l'unico piccolo stato che ha sempre tentato di resistere alla"conquista". 
La struttura del libro è un po' sullo stile Martin, ogni capitolo è la prospettiva di un personaggio e La ragazza meccanica del titolo è ovviamente uno di questi. 
Ora non resta che provare a leggere il romanzo che è sì fantascientifico ma che è perfettamente calato in un contesto moderno. Come dice l'autore stesso, se la fantascienza rimane arroccata su storie di astronavi e robot e computer è probabilmente destinata alla morte, ma se invece si reinventa in un genere che abbracci in qualche modo la realtà che tutti noi viviamo, ha un futuro roseo e sano! e io glielo auguro!


sabato 6 settembre 2014

romanzi vs serie tv: Rizzoli & Isles, T. Gerritsen

Il ritorno dalle vacanze mi ha traumatizzata: è da una settimana che cerco di scrivere un post, ne ho iniziati una marea e sono tutti lì, tristi a giacere come bozza... tutto mi sembra sfiancante per cui preferisco non scrivere nulla di specifico su di un libro fino a che non avrò il neurone un po' più sveglio!

Una cosa che le letture vacanziere mi hanno fatto scoprire invece, è la differenza abissale che esiste tra una serie di libri gialli e la loro trasposizione in serie televisiva. Sto parlando di Rizzoli & Isles, di Tess Gerritsen. Esiste da un bel po' di anni ma io non avevo mai letto nulla (si sa ormai che arrivo sempre in ritardo con le letture, sono rari i casi in cui leggo romanzi appena usciti, fatta eccezione per sua maestà il Re e pochissimi altri). Quest'estate ho iniziato per caso a vedere la serie tv, che come giallo francamente vale poco nulla, ma che ha due protagoniste che trovo stupende! Sembra più una commediola (nonostante gialli e omicidi ci siano eh, per carità) ma l'interazione del detective Jane Rizzoli con la medico legare Maura Isles è spesso piuttosto impostato sul lato frivolo e il telefilm lo guardo per trascorrere un paio d'ore in relax.
Era inevitabile che decidessi di leggere poi i libri, per ritrovare l'atmosfera relativamente leggera e leggere senza troppo impegno sorridendo sull'attenzione maniacale al look di Maura e sull'essere tutto men che meno femminile di Jane. Bene, prendo il primo libro della serie, lo inizio e resto a dir poco basita. Mi dico che forse proseguendo nella serie avrei trovato lo stile e alcune somiglianze... assolutamente no! 
I libri sono estremamente più accurati, il carattere delle due protagoniste molto ma molto diverso da quello che hanno in tv e gli stessi personaggi comprimari sono completamente diversi! i nomi corrispondono ma per il resto si tratta di cose che in comune non hanno niente. E non mi riferisco solo all'aspetto fisico e caratteriale (che effettivamente per tutti o quasi è completamente stravolto) ma alle interazioni stesse tra i personaggi, agli intrecci famigliari, alla mentalità dei singoli!
Perchè?
Cosa fa sì che un libro venga poi così totalmente modificato nella sua trasposizione? Credo sia solo il fatto della maggiore fruibilità a seconda sia da lettura o da visione, ma era davvero necessario questo stravolgimento? alla fine, dopo aver letto ormai quasi tutti i libri della Gerritsen ed essere arrivata alla terza stagione vista del telefilm, mi viene da dire di sì perchè sto seguendo entrambi con interesse ma credo che le caratteristiche delle protagoniste letterarie, messe in tv, sarebbero forse risultate più noiose.
Non ho approfondito nel web (ma lo farò) la reazione dell'autrice alla creazione della serie tv, non so nemmeno se l'abbia poi adattata lei, se sia stata d'accordo o meno. Certo è che le sue Rizzoli & Isles niente hanno a che fare con le altre e devo inoltre dire che vedere prima di leggere mi aveva dato l'idea di una autrice piuttosto leggera quando invece i romanzi hanno delle caratteristiche davvero interessanti!

La nostra cara amica L'amaca di Euterpe, mi dice che anche la serie Woman's murder club è stata totalmente stravolta rispetto alla versione originale letteraria....ora parte la missione di vedere e leggere pure questa!!


le Jane & Maura televisive
Tess Gerritsen