martedì 11 giugno 2013

Joyland


Il Re è tornato e io da Fedelissima Lettrice non mi sono certo persa l'appuntamento in libreria con lui.
Quasi seguendo un po' il filone di 22/11/63, anche in questo romanzo King ci porta indietro nel tempo, a quando i luna park erano "old style" e non dei giganteschi parchi a tema tutti uguali tra loro.
Siamo nell'estate 1973 e Devin Jones, studente universitario, decide di trovarsi un lavoretto estivo per necessità ma anche per tentare di dimenticare la delusione del Primo Amore, quello che ti devasta, quello per il quale credi di morire e starai malissimo! Si ritrova così a Joyland a fare l'Allegro Aiutante, a impersonare il cane mascotte e a "vendere divertimento" come dicono gli addetti ai lavori del parco.
Siccome si tratta pur sempre di King un mistero è presente: il fantasma di una ragazza uccisa presumibilmente dal suo accompagnatore all'interno di una attrazione horror. In tanti l'hanno vista e la leggenda inquietante viene sussurrata.
Tra una veggente che prevede il futuro a Dev, i balletti, il gergo dei giostrai ovvero la Parlata, il nostro protagonista troverà il tempo di creare amicizie che dureranno per tutta la vita, di scoprire cose di se' che non credeva possibili, di soffrire per la malattia e la morte in un romanzo che è una bella storia della fine dell'adolescenza.
Stephen King resta un maestro delle descrizioni che con pochi tocchi (perché sì, il libro è relativamente corto!) ti si insinua dentro, ti fa provare esattamente le emozioni che si era prefisso di trasmetterti e ti tiene attaccato alle pagine che ti ritrovi a sfogliare una dopo l'altra quasi senza accorgertene.
Non ai livelli di It o di 22/11/63, tanto per citare due dei suoi capolavori, ma in una scala da 1 a 10 si merita assolutamente un 8!

Joyland
Stephen King
ediz. Sperling & Kupfer
2013, pag. 351

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