martedì 24 aprile 2018

soggettività, questa sconosciuta!

Quando l'opinione personale diventa oggetto di critiche prive di fondamento ,significa che ha punto sul vivo. E questa non è una mia opinione quanto più un dato di fatto. Io non mi inalbero per nulla se una cosa non mi tocca e, se mi tocca, a quel punto due sono le cose che posso fare: ribattere punto per punto argomentando o arrabbiarmi e ripetere frasi aleatorie e non concrete perché altro a sostegno non ho.
Leggo da quando avevo 3 anni e mezzo. Che non significa che a 4 anni leggessi Kafka (prima che qualche buontempone si possa attaccare a questo, sfottendo) ma significa solo che ho iniziato molto presto partendo dai libri per bambini perché per me la lettura è passione, piacere, evasione, è un modo bellissimo per imparare, crescere, ridere, piangere, emozionarmi. Emozionarmi significa che posso gioire per una bella storia o arrabbiarmi come una biscia per una brutta storia. Il tutto "secondo me", ché la chiave è la soggettività dei gusti.
Ma il web è pieno di mille cose e purtroppo anche di opinioni uniformi e soprattutto di "ultras letterari" e questi "fan" sono in grado di difendere l'indifendibile solo perché hanno deciso a priori che un autore è il massimo che si possa leggere nella vita.
Chi mi sonosce sa quanto io veneri Stephen King e ormai sono normali le battute del tipo "guarda che ti critico King" per farmi arrabbiare e indovinate un po'? si ride!! io lo difendo a spada tratta, ma rido! Dò delle capre ignoranti a chi non lo capisce ma continuiamo a ridere e nessuno si è mai sentito offeso dai miei insulti perché l'ironia traspare da ogni mia singola sillaba. Chiaro è che se leggi con il cervello chiuso ed ottenebrato dai quelli che sono i tuoi (dubbi!) gusti ,non ridi più e te la prendi. Ma questo non mi è (era) mai capitato e di commenti o recensioni acide ne ho scritti a miliardi perché l'ironia fa parte di me. Non scrivo pubblicamente Tizio è un deficiente, perchè è un'offesa all'autore che non conosco solitamente, ma scrivo chiaro e forte "il personaggio scritto da tizio è un deficiente" e trovo ridicolo dover aggiungere "secondo il mio gusto"... è la mia opinione su una mia lettura, di chi caspita dovrebbe essere il gusto? del postino? o, peggio, tuo ,caro ultras della letteratura?
Io amo le stroncature perchè spesso denotano molta più intelligenza dei meri commenti di elogio (che troppo spesso ormai si limitano a tristi e vuoti "è bellissimo; è fantastico" punto,senza dirmi il perchè come si vede anche leggendo e seguendo gruppi di letteratura) e mi aprono la mente a nuove prospettive o comunque accendono scambi di opinioni anche vivaci. Se però non ho nessun tipo di argomento a sostegno della mia tesi, che cacchio di scambio di opinioni è? Diventa solo una sterile e antipatica presa di posizione dove io dico "il linguaggio utilizzato è povero e le ripetizioni abbondano visto che la parola X è ripetuta tot volte in 3 pagine" e la risposta è "il libro è bello, sei offensiva a dir così"... e che vuol dire? per un dialogo la risposta dovrebbe essere "ma no! è proprio il bello del libro questo porre enfasi su una caratteristica ripetendola spesso, perchè ti fa ben capire quanto il personaggio sia così". E' un esempio banale ma che rende l'idea della differenza tra ultras (e lo sto ripetendo ad oltranza con volontà) e lettore con gusto opposto.
Ma se una cosa è indifendibile o se chi vuole difendere non ha proprietà dialettiche (perché può capitare anche questo), beh allora si parla del nulla e la mia idea ne uscirà ancora più rafforzata. 
Ma la lettura e i lettori sono altri, sono quelli che, a malincuore e soffrendo, ammettono anche quando il loro autore preferito fa una cazzata.
Mio Re, mio adorato King, te i finali non li sai scrivere. Ma ti amo di amore imperituro.
Peace&love

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