lunedì 16 giugno 2014

Gemini Killer, W. P. Blatty

Ho fatto una sorta di indigestione di Blatty in questo periodo e a conti fatti avrei anche potuto farne a meno. Come per Il traghettatore commentato poco tempo fa, stessa sorte anche per questo romanzo: una rottura di balle scandalosa per buona metà del libro, poi si riprende e si entra un po' di più nel racconto horror e poi finisce... bah...
Gemini killer è nientepopodimenoche il seguito dell'Esorcista, libro che ho amato (e film cult che adoro!). Anche di questo sequel c'è stato il film e ho scoperto di averlo visto grazie a uno scambio di messaggi con un'amica perchè evidentemente avevo rimosso e con ottime ragioni!
In realtà se avessi scritto questo commento immediatamente alla fine della lettura sarebbe stato più positivo di quello che invece si appresta ad essere ora perchè dopo una prima metà di noia e irritazione, l'essersi ripigliato mi aveva sollevato il morale e quindi ero più positiva. Ora però, lasciandolo li a "decantare" mi trovo a pensare a perché cavolo dovrei dare un voto positivo a un libro che per metà non mi è piaciuto affatto! Un libro può senz'altro avere alti e bassi ma qui si è esagerato... Venendo poi da Il traghettatore che ha avuto la stessa identica struttura narrativa (noia prima, meglio il dopo) direi che Blatty mi ha altamente stufata!
La trama di Gemini è presto detta: a distanza di anni dai fatti di Regan e dell'esorcista ritroviamo il tenente Kindermann alle prese con una serie di omicidi che sembrano a sfondo religioso. Quando poi lo toccano ancor più da vicino grazie alla morte di una persona a lui cara e quando scopre che un internato che fino ad allora era rimasto sconosciuto è in realtà una persona che dovrebbe essere morta e sepolta, beh allora le cose si complicano! Gli omicidi portano come principale indiziato tale Gemini Killer, un serial killer morto da anni e qui in qualche modo si ha l'intreccio con l'esorcista.... Il male non era affatto stato sconfitto forse... e sarà Kindermann a cercare di sbrogliare la matassa per capire come sconfiggere questa nuova minaccia.
Allora, la trama interessante ci sarebbe tutta! un mix tra horror e giallo che potrebbe coinvolgere, un sottile terrore per un male sconosciuto che permea le pagine eppure il buon Blatty ha scritto la prima metà del libro in modo così contorto e astruso da farmi irritare ad ogni riga! Le elucubrazioni mentali di Kindermann sono noiose, capisco che ci possano stare nel contesto mistico che la faccenda ha, ma restano contorte e fastidiose! Tanto più che poi sa scrivere benissimo! e la cosa mi irrita per questo, il triplo! perchè la seconda parte, con l'accelerarsi degli eventi, con l'intrecciarsi delle storie tra passato e presente, acquista un ritmo molto più coinvolgente e allora sì che senti la voglia di girare le pagine e di capire come possa questo serial killer colpire! 
La fine è tipica, forse può lasciare un po' perplessi ma non vedo altri finali possibili per una storia di questo genere...
In ogni caso, non so Blatty quanti altri libri abbia scritto, ma con questo, con me, ha chiuso!

1 commento:

  1. ...Quando ho letto il primo, ho fatto delle standing ovation(sono un lettore accanito soprattutto di thriller e horror, ma di qualità sia chiaro, mentre sono saltato sulla poltrona con il magnifico film...il secondo libro è stato come i sequel/prequel del film: un callcio sullo spigolo col mignolino del piede avrebbe fatto meno male(sono anche un cine maniaco e SOFFRO di fronte a simili "violenze" su ciò che adoro...

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