domenica 19 gennaio 2014

La ballata di Mila, M. Strukul

Si potrebbe pensare che questo commento, che si appresta ad essere positivo, già ve lo dico! possa essere una marchetta ma non è così. Primo perchè ho già scritto commenti a libri di cui conoscevo o comunque avevo contatti con l'autore e li ho "stroncati" senza pietà! Secondo perché sfortunatamente il libro aveva più caratteristiche che potenzialmente potevano non farmelo piacere: è scritto da un ragazzo italiano e io non amo leggere italiani se non in rari casi e se per di più si cimentano in un genere che adoro e di cui venero degli americani che viaggiano su un altro livello rispetto a noi italiani il mio scetticismo va alle stelle! Dulcis in fundo è stato anche pubblicato in una collana diretta da Massimo Carlotto e ormai cani e porci sanno quanto a me non stia propriamente simpatico l'uomo (uhm, potevo metterlo nero su bianco? beh ormai l'ho fatto!). Direi che è chiaro quindi che la propensione non era delle più positive! Il fatto che fosse ambientato poi nella mia Padova e nelle zone venete che conosco bene mi spaventava (come sempre) perchè temo l'effetto "macchietta" pieno di stereotipi facili (diciamocelo che noi veneti siamo facilmente oggetto di caricature!!).
Dalla sua il libro aveva il fatto di essere stato scritto da uno dei fondatori dell'associazione Sugarpulp, che se avete seguito un po' questo blog, sapete che adoro... questi ragazzi hanno saputo creare un festival portando nomi importantissimi e dando una botta di energia alla vita culturale padovana e già solo per questo meritano una standing ovation e soprattutto i commenti positivi a La ballata di Mila arrivavano da gente come Gischler.... Willocks..... come resistere?
E Mila Zago ha conquistato anche me! Siamo nel pieno di una lotta per il dominio della malavita in territorio veneto da un lato abbiamo Rossano Pagnan, dall'altro la banda de I Pugnali Parlanti, affiliati alla triade cinese. Il tradimento di un uomo di Pagnan e l'uccisione dei suoi commercialisti da parte dei cinesi da il via a una lotta senza esclusione di colpi dove sembra arrivare dal nulla Mila, giovane e bellissima killer spietata che si inserisce tra le due bande. Il libro è un susseguirsi di violenza, eccessi, cattiveria il tutto ogni tanto inframmezzato dalle pagine del diario di Mila, grazie alle quali capiamo chi è, cosa vuole, perchè è diventata questa macchina mortale spietata e apparentemente invincibile.
Strukul si rivela una bellissima sorpresa perchè riesce a scrivere una storia pulp coi controcazzi! gli ingredienti principali ci sono tutti, dai personaggi tipici dei cattivi, alla violenza gratuita e fine a se stessa, all'eccesso che risulta tutto fuorchè credibile e proprio per questo adatto al contesto narrativo pulp. Temevo che l'ambientazione veneta fosse un problema nella realizzazione poi concreta della storia invece non ho mai riso per i nomignoli (Poenta tanto per dirne uno!) perchè era adattissimo, ho semplicemente sorriso ma con apprezzamento! Sono curiosa di leggere la versione inglese per vedere come i particolari legati strettamente al territorio sono stati tradotti e resi, che poi è il motivo per cui  ogni libro andrebbe letto nella lingua originale per apprezzarlo veramente in toto, per capire le sottigliezze culturali che poi danno quel qualcosa in più quando si legge qualsiasi genere letterario.
Che dire, leggerò al più presto il seguito perchè il finale mi ha incuriosita da morire dato che Mila sembra entrare a far parte di, no ok forse qui sto rischiando lo spoiler per cui mi fermo! Concludo dicendo che sono contenta di aver finalmente trovato un autore italiano di genere che non ha nulla da invidiare agli stranieri e che mi ha fatto ricredere sui miei radicati pregiudizi verso gli italiani!
Amanti del genere: leggete Strukul! Punto!

La ballata di Mila
edizioni  e/o - collana Sabot/age
pag. 195
euro 17,00
2011

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