domenica 3 novembre 2013

Truman Capote, A sangue freddo - il film

locandina del film
In questo blog non ho mai parlato di film ma un'eccezione la devo fare per questo piccolo gioiellino visto ieri sera.
Quasi per caso ho visto che trasmettevano Truman Capote, A sangue freddo, e io nemmeno sapevo dell'esistenza del film. L'ha guardato con me anche il Motociclista e nonostante l'indiscutibile lentezza in alcuni punti, l'ha apprezzato anche lui che di letteratura non è che gli freghi tantissimo.
Philip Seymour Hoffman nel 2006 ha vinto l'Oscar per questa interpretazione e non posso che concordare al 1000%. Ha fatto un lavoro spettacolare e lui è davvero un attore coi controc***i. L'avevo apprezzato moltissimo anche in I love radio rock (altro film sulle radio libere inglesi che ho ADORATO!!!). Non credo sia stato affatto semplice interpretare una figura come Capote, originale, problematico, geniale e assolutamente folle (come il buon genio vuole), l'atteggiamento, la mimica, l'espressività...davvero magistrale, la vita ha segnato l'autore già nella più tenera età e quello che ne è scaturito è stato un uomo decisamente complicato, controverso che credi proprio abbia dato un bel po' da fare all'attore.
La storia è la genesi del suo romanzo-documentario A sangue freddo, descrizione di un fatto di cronaca nera accaduto in Kansas quando due uomini irrompono in una fattoria e sterminano una famiglia intera per pochi dollari. Truman Capote vuole raccontare la storia e vuole farlo in un modo nuovo, dal dentro, intervistanto chiunque si sia trovato anche marginalmente coinvolto nel fatto e soprattutto lo fa instaurando un rapporto coi killer, con uno dei due in particolare, Perry. Quando vengono condannati a morte aspetta l'esecuzione per poter finire finalmente il libro che quando riuscirà a scrivere l'ultima frase, gli avrà preso ben 6 anni della sua vita.
E' un film che non lascia indifferenti. Capote è cinico, freddo e lucidissimo nella sua decisione di voler scrivere di questo fatto, tanto da arrivare a pagare egli stesso un avvocato per dare del tempo in più ai due assassini e poter scrivere la storia. Così come alla fine non risponde più alle richieste di aiuto o di incontro perchè ormai stanco e desideroso di mettere la parola fine al libro.
Accanto a lui c'è la meravigliosa amica di sempre Nelle che altri non è che il premio Pulitzer Harper Lee, autrice del bellissimo Il buio oltre la siepe, capolavoro della letteratura americana. Gli serve un po' da coscienza ed è lei che riesce a smuoverlo e a farlo andare ad un ultimo incontro con Perry.
Con A sangue freddo, l'autore diventa il più importante scrittore statunitense ma paradossalmente è l'inizio della fine. Troppi sentimenti controversi ha suscitato il suo atteggiamento e troppe problematiche gli ha fatto nascere al suo interno.
Non so cosa avrei dato per aver potuto partecipare se fossi vissuta in quel periodo, al Ballo in bianco e nero, dato al Plaza a New York il 28 novembre 1966 per la fine del romanzo... 500 vip dell'epoca riuniti, anche questo evento inizia a creargli dei nemici, tutti gli esclusi al ballo. Ma tra i partecipanti c'era comunque il meglio del meglio dell'epoca... cosa non dev'essere stato girare tra Henry Fonda, Gregory Peck, Steinbeck e Arthur Miller, Philip Roth, Harper Lee stessa naturalmente.
Ok, sto divangando, tutto questo per dire che ieri sera ho visto davvero un gran film! bellissima fotografia, interpreti perfetti, storia dai ritmi seppur lenti, comunque adeguati al contesto narrativo.

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