venerdì 26 novembre 2021

John Green


Sono reduce da giorni di letture intense. In questi ultimi anni oscillo tra la lettura dei gialli, thriller e horror che leggo da quando ero una ragazzina e che sono la mia isola sicura, la mia bolla in cui stare in silenzio ad affrontare le disavventure altrui riuscendo quindi a staccare la mente e a non pensare alla mia di quotidianità e la lettura e lo studio di albi illustrati  e manuali di letteratura per l'infanzia, riviste di settore, blog, siti. Così, in questo marasma di letture e di pochissimo tempo disponibile, avevo tralasciato un altro genere che mi piaceva molto: la letteratura per gli adolescenti. In quest'ultima settimana, complice un progetto sul lutto che sto creando, mi sono avvicinata a due romanzi che spesso vengono consigliati: Colpa delle stelle e Cercando Alaska, entrambi di John Green.

Che dire? Una folgorazione di dolore, lacrime e risate. Tra centinaia di pubblicazioni assurde, svilenti per l'intelligenza dei ragazzi, quasi offensive visto che li ritengono spesso degli illetterati perché non leggono ciò che gli ADULTI pensano debbano leggere, ecco che c'è un autore come Green che nella mente dei ragazzi c'è. Perfettamente e non fa sconti di nessun tipo, non commisera, non cela, non idealizza. Parla di malattia, morte, amore, adolescenza, suicidio, scelte, difficoltà di interazione nell'età del liceo.
Credo sia la quintessenza di ciò che la letteratura dovrebbe essere: stralci di vita, scritti in maniera impeccabile, oscillante tra dialoghi tra ragazzi e vette di lucida analisi, auto-analisi di ciò che è il senso della vita e della morte vista con gli occhi degli adolescenti. Uno spunto per parlare con loro di temi scottanti, delicati ma presi con un cipiglio che non nega la possibilità di farsi due risate anche alla faccia della morte.

Per accennare brevemente alla trama dei libri, Colpa delle stelle tratta di alcuni adolescenti che si incontrano a dei gruppi di sostegno per ragazzi con malattie oncologiche più o meno terminali, in particolare conosciamo Hazel, Augustus e il loro amico Isaac e con loro viaggiamo tra malattia e risate, viaggi e amore, letteratura e videogiochi.
Cercando Alaska, vede un gruppo di ragazzi che si conoscono al liceo e, ciascuno con le proprie caratteristiche, capiscono l'importanza della propria individualità e tra loro parlano di sciocchezze (poche volte) e di domande importantissime (spesso e volentieri tra un sorso di vino inacidito e una sigaretta fumata a metà): amore, sessismo, lutti in famiglia, riscatto sociale, solitudine, sensi di colpa, il tutto tra scherzi da organizzare al campus  e una lezione di algebra e religioni nel mondo.

Grazie mr Green per questa immersione.

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