mercoledì 11 novembre 2015

L'amante giapponese, I. Allende

La Allende è tornata. Nel senso che è ritornata a scrivere nel campo in cui, secondo me, riesce a dare il meglio: storie di famiglie, legami affettivi, amore e contesto storico. 
Lasciando da parte le derive thriller o per ragazzi degli ultimi anni, qui leggiamo una storia di sentimenti in cui personaggi dal carattere forte e molto diverso tra loro danno vita ad una bellissima storia d'amore e d'amicizia.
Siamo a Lark House, una casa di riposo a San Francisco, qui gli anziani che vi abitano sono divisi in quattro strutture diverse, secondo la loro capacità di essere autosufficienti. Il livello in cui si trova la protagonista Alma è paragonabile più ad una sorta di hotel: ha un suo appartamento, libertà di uscita ma pasti serviti, assistenza e possibilità anche di lavorare se lo desidera.
Irina è una giovane ragazza dell'est europa che viene assunta nella casa di riposo, misteriosa ma di buon cuore e infaticabile. Dopo qualche settimana viene notata da Alma che decide di assumerla come assistente personale e lavorando assieme Irina conosce Seth, il nipote di Alma che si invaghisce di lei.
Seth vuole scrivere la storia della vita della adorata nonna. La loro è una famiglia ricchissima, la nonna ha più di ottanta anni e ha vissuto un insieme di cambiamenti personali e culturali che hanno sconvolto non solo gli stati uniti, ma il mondo intero visto che l'inizio si ha prima della seconda guerra mondiale. Ci sono poi ulteriori misteri da svelare: dove va la nonna con la sua minuscola macchina dal colore vivacissimo quando scompare per alcuni giorni? Chi è l'uomo che entra nella casa di riposo e che si abbraccia felice con lei, professandosi reciprocamente amicizia eterna quando Seth non l'ha mai visto nè sentito nominare prima? e Ichimei chi è? o meglio, la famiglia di Ichimei curava il giardino di villa Belasco ma era solo questo il rapporto che c'era?
Ma anche Irina è scostante, fredda e tiene a distanza il giovane che in tutti i modi tenta di farle la corte, nasconde qualcosa pure lei?
Pagina dopo pagina assistiamo al dipanarsi dei veli che sembrano coprire la vita di ognuno dei personaggi, entriamo nella loro mente (la Allende è bravissima in questo, con pochi abili tocchi di penna), siamo con la famiglia di Alma nell'est europa prima e in California poi. Seguiamo la vita dei personaggi e i drastici cambiamenti che la guerra vi porta. Lasciamo pian piano una Alma bambina e camminiamo con lei nel corso della vita, tra scuola, famiglia e amore. Un amore totalizzante ma complicato. 
Si parla di classi sociali, di razzismo (sì anche nella moderna america e non siamo all'epoca della guerra civile!), di un nuovo tipo di schiavismo moderno, di lealtà, di passioni assolute, di come la storia stessa influisca nella vita di ognuno do noi nei modi più contorti, di destino e di ineluttabilità.
E' un libro che ho trovato molto bello dall'inizio alla fine, che mi ha fatto ridere (Alma è davvero terribile) e riflettere.
Amo la Allende anche nelle sue opere più particolari rispetto al suo solito genere (parlo ad esempio de Il gioco di Ripper), ma qui ho ritrovato la sua vera anima.

L'amante giapponese
Feltrinelli
15 ottobre 2015
pag 281
euro 18,00

Nessun commento:

Posta un commento

Che ne pensi?