Che piccolo gioiello. Che pagine intense e claustrofobiche.

Il libro è altrettanto bello e l'autore ha creato in poche pagine (meno di duecento) un'atmosfera che fa mancare l'aria al lettore.
La baby Jane che da il titolo al libro è una ormai non più giovane attrice, famosa durante l'infanzia. Faceva spettacoli ovunque e manteneva grazie a questi tutta la famiglia, era una piccola star, viziata, coccolata, osannata. La sua carriera finisce a 12 anni ed è quella di sua sorella Blanche, da adulta, invece a decollare. La bellezza di Blanche, la bravura la rendono una famosissima attrice mentre Jane vive della sua carità (Blanche ha una clausola che obbliga chi la ingaggia a far recitare anche la sorella). Il tutto precipita quando una sera, rientrando a casa, le due sorelle hanno un grave incidente che rende Blanche paralizzata.
Jane la accudirà per tutta la vita unendo atteggiamento di amore viscerale e odio profondo.

Un libro stupendo, un romanzo degli anni sessanta che gli appassionati di horror, thriller, ma anche di romanzi psicologici dovrebbero avere. Non ha tutto il truculento dei libri moderni (per fortuna!) ma è elegantemente noir. Purtroppo non posso scrivere molto di più sulla trama senza togliere un po' di sapore a una eventuale lettura, per cui mi fermo qui.
Quello che conta in fondo è dire che mi è piaciuto moltissimo, che avevo paura che il film capolavoro mi rendesse difficile la lettura mentre invece è scivolata liscia e veloce.
Certo sono la Davis e la Crowford che hanno reso questa storia immortale ma onore al merito va all'autore per aver creato il giusto mix di ingredienti!
Che fine ha fatto Baby Jane
Henry Farrell
2008
euro 9,90
pag. 193