tag:blogger.com,1999:blog-57466006529477021962024-03-06T01:45:55.550+01:00La libreria pericolanteDue passioni, la lettura e la letteratura, che sono evolute nel tempo sino a portarmi alla specializzazione in Letteratura per l'Infanzia, che ogni giorno arricchisce la mia vita di soddisfazioni grazie ai sorrisi dei bambini e agli scambi con genitori e insegnanti.la libreria pericolante di Rosshttp://www.blogger.com/profile/15616689813061038543noreply@blogger.comBlogger117125tag:blogger.com,1999:blog-5746600652947702196.post-75969122750645568722021-11-26T10:31:00.002+01:002021-11-26T10:31:13.229+01:00John Green <p style="text-align: justify;"><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-gJEuy1msp0T3bQYG5SUf90cpUzFcdsNhPj9eafk8p0N3R0534xFbwVxLfvugJILSzWaut7flwmupUPxPx4XZhBt7A12V6Cov-HrWbLrA8Lm52qH4jz-X5xdZFPuqfUJ2XWKgioxVwqQ/s282/cercando+alaska.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="282" data-original-width="179" height="282" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-gJEuy1msp0T3bQYG5SUf90cpUzFcdsNhPj9eafk8p0N3R0534xFbwVxLfvugJILSzWaut7flwmupUPxPx4XZhBt7A12V6Cov-HrWbLrA8Lm52qH4jz-X5xdZFPuqfUJ2XWKgioxVwqQ/s0/cercando+alaska.jpg" width="179" /></a></div><p></p><p style="text-align: justify;">Sono reduce da giorni di letture intense. In questi ultimi anni oscillo tra la lettura dei gialli, thriller e horror che leggo da quando ero una ragazzina e che sono la mia isola sicura, la mia bolla in cui stare in silenzio ad affrontare le disavventure altrui riuscendo quindi a staccare la mente e a non pensare alla mia di quotidianità e la lettura e lo studio di albi illustrati e manuali di letteratura per l'infanzia, riviste di settore, blog, siti. Così, in questo marasma di letture e di pochissimo tempo disponibile, avevo tralasciato un altro genere che mi piaceva molto: la letteratura per gli adolescenti. In quest'ultima settimana, complice un progetto sul lutto che sto creando, mi sono avvicinata a due romanzi che spesso vengono consigliati: <i>Colpa delle stelle</i> e <i>Cercando Alaska</i>, entrambi di John Green.</p><div style="text-align: justify;">Che dire? Una folgorazione di dolore, lacrime e risate. Tra centinaia di pubblicazioni assurde, svilenti per l'intelligenza dei ragazzi, quasi offensive visto che li ritengono spesso degli illetterati perché non leggono ciò che gli ADULTI pensano debbano leggere, ecco che c'è un autore come Green che nella mente dei ragazzi c'è. Perfettamente e non fa sconti di nessun tipo, non commisera, non cela, non idealizza. Parla di malattia, morte, amore, adolescenza, suicidio, scelte, difficoltà di interazione nell'età del liceo.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMkromabi8ryCI-j2Ukubrk-kZSi5oviFZ8Dd0eFGeG-GuJkfqfyxXOi8p-GW3NjtNnnetP3pTvz0mz2T4P_nYUV2-yh-tnUtPp_4xfpQSEtORgyoMGVnMKsbhP-C5lbNxbUCoCxvF7Jg/s274/colpa+delle+stelle.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="274" data-original-width="184" height="274" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMkromabi8ryCI-j2Ukubrk-kZSi5oviFZ8Dd0eFGeG-GuJkfqfyxXOi8p-GW3NjtNnnetP3pTvz0mz2T4P_nYUV2-yh-tnUtPp_4xfpQSEtORgyoMGVnMKsbhP-C5lbNxbUCoCxvF7Jg/s0/colpa+delle+stelle.jpg" width="184" /></a></div></div><div style="text-align: justify;">Credo sia la quintessenza di ciò che la letteratura dovrebbe essere: stralci di vita, scritti in maniera impeccabile, oscillante tra dialoghi tra ragazzi e vette di lucida analisi, auto-analisi di ciò che è il senso della vita e della morte vista con gli occhi degli adolescenti. Uno spunto per parlare con loro di temi scottanti, delicati ma presi con un cipiglio che non nega la possibilità di farsi due risate anche alla faccia della morte.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Per accennare brevemente alla trama dei libri, Colpa delle stelle tratta di alcuni adolescenti che si incontrano a dei gruppi di sostegno per ragazzi con malattie oncologiche più o meno terminali, in particolare conosciamo Hazel, Augustus e il loro amico Isaac e con loro viaggiamo tra malattia e risate, viaggi e amore, letteratura e videogiochi.</div><div style="text-align: justify;">Cercando Alaska, vede un gruppo di ragazzi che si conoscono al liceo e, ciascuno con le proprie caratteristiche, capiscono l'importanza della propria individualità e tra loro parlano di sciocchezze (poche volte) e di domande importantissime (spesso e volentieri tra un sorso di vino inacidito e una sigaretta fumata a metà): amore, sessismo, lutti in famiglia, riscatto sociale, solitudine, sensi di colpa, il tutto tra scherzi da organizzare al campus e una lezione di algebra e religioni nel mondo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Grazie mr Green per questa immersione.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div>la libreria pericolante di Rosshttp://www.blogger.com/profile/15616689813061038543noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5746600652947702196.post-23483867731778137542021-10-22T17:12:00.000+02:002021-10-22T17:12:47.081+02:00Io e la letteratura<p style="text-align: justify;">Questi ultimi mesi mi hanno vista impegnata nel creare percorsi di avvicinamento alla letteratura per l'infanzia, rivolti ai genitori di bambini in età 0 - 6 anni: con contenuti promossi da Nati per Leggere, selezioni di albi illustrati di qualità, percorsi bibliografici. Fino a qualche anno fa, nemmeno nei miei sogni più rosei avrei mai pensato di riuscire a lavorare con la mia più grande passione: il libri per bambini! e ogni volta che mi trovo ad interagire con genitori e insegnanti, ne esco soddisfatta e rafforzata come mai prima d'ora. La soddisfazione che provo nel vedere i volti dei genitori che all'inizio mi rivolgono sguardi magari un po' diffidenti e timorosi e che alla fine si aprono in sorrisi, dialogo e domande, sono una sferzata di energia allo stato puro e sono esattamente ciò che mi spinge a continuare a studiare, approfondire, frequentare seminari e parlare con più esperti possibile per arricchire sempre di più le competenze che posso offrire ai genitori e alle scuole con cui ho il privilegio di poter interagire.</p><p style="text-align: justify;">Perché questo post che sostanzialmente non sta dicendo nulla di utile? perché ho sempre pensato che la letteratura, che un buon libro (per adulti o bambini non fa differenza) sia emozione e condivisione, che possa essere uno spunto per dialoghi insoliti, per avvicinare persone che altrimenti non avrebbero avuto modo di incontrarsi, per creare quindi nuovi legami e con questo post voglio quindi esprimere la mia riconoscenza alle persone che ho incontrato e sto incontrando nel mio cammino di promotrice di lettura. La letteratura per l'infanzia ancora di più deve essere scelta accuratamente perché noi adulti abbiamo il dovere di insegnare ai bambini a coltivare una loro consapevolezza critica e, attraverso le buone letture, a instaurare un dialogo con loro che possa permettere, man mano che cresceranno, di far loro avere una solida base cui attingere per poter dare il nome alle emozioni che proveranno. Ma letteratura deve essere anche divertimento allo stato puro e amo suggerire albi illustrati che facciano semplicemente ridere, senza intenti moraleggianti o educativi ma che, proprio per questo, permettono un momento di complicità adulto-bambino che si uniscono in una sana risata!</p><p style="text-align: justify;">Letteratura per l'infanzia è quindi risata ma anche emozioni, bullismo, eco-criticismo, arte, amicizia, diversità, inclusione, spiritualità, divulgazione. Come si fa a non amare gli albi illustrati, che più di tanti romanzi cosiddetti per adulti, aprono la mente, sollevano domande e rendono la vita più interessante?</p><p style="text-align: justify;">Quindi concludo con un grazie ai miei adorati libri e a quanti ho incontrato e incontrerò in questo percorso appassionante!</p><div style="text-align: justify;"><br /></div>la libreria pericolante di Rosshttp://www.blogger.com/profile/15616689813061038543noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5746600652947702196.post-75748484664248080102021-09-30T10:31:00.001+02:002021-09-30T10:31:53.434+02:00Astrid Lindgren Memorial Award <p style="text-align: justify;"><br />L'Astrid Lindgren Memorial Award, premio istituito nel 2002 in Svezia, premia ogni anno una persona o un'organizzazione che si è distinta nella promozione del diritto alle storie di ogni bambino e con il suo ammontare risulta essere il più cospicuo tra i premi letterari in generale ed il più ricco tra quelli per la letteratura per l'infanzia .</p><p>A seguire l'elenco (che verrà aggiornato di anno in anno) dei vincitori.</p><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12.0pt;">2003:
<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Maurice_Sendak" title="Maurice Sendak"><span style="color: windowtext;">Maurice Sendak</span></a>
(stati Uniti) e <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Christine_N%C3%B6stlinger" title="Christine Nöstlinger"><span style="color: windowtext;">Christine
Nöstlinger</span></a> (Austria)<br /></span><span style="font-size: 12.0pt;">2004:
<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Lygia_Bojunga_Nunes" title="Lygia Bojunga Nunes"><span style="color: windowtext;">Lygia Bojunga Nunes</span></a> (Brasile)<br /></span><span style="font-size: 12.0pt;">2005:
<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Philip_Pullman" title="Philip Pullman"><span style="color: windowtext;">Philip Pullman</span></a> (Regno Unito) e <a href="https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Ry%C5%8Dji_Arai&action=edit&redlink=1" title="Ryōji Arai (la pagina non esiste)"><span style="color: windowtext;">Ryōji
Arai</span></a> (Giappone)<br /></span><span style="font-size: 12.0pt;">2006:
<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Katherine_Paterson" title="Katherine Paterson"><span style="color: windowtext;">Katherine Paterson</span></a> (Stati
Uniti)<br /></span><span style="font-size: 12.0pt;">2007:
<a href="https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Banco_del_Libro&action=edit&redlink=1" title="Banco del Libro (la pagina non esiste)"><span style="color: windowtext;">Banco
del Libro</span></a> (Venezuela)<br /></span><span style="font-size: 12.0pt;">2008:
<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Sonya_Hartnett" title="Sonya Hartnett"><span style="color: windowtext;">Sonya Hartnett</span></a> (Australia)<br /></span><span style="font-size: 12.0pt;">2009:
Tamer Institute for Community Education (Palestina)<br /></span><span style="font-size: 12.0pt;">2010:
<a href="https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Kitty_Crowther&action=edit&redlink=1" title="Kitty Crowther (la pagina non esiste)"><span style="color: windowtext;">Kitty
Crowther</span></a> (Belgio)<br /></span><span style="font-size: 12.0pt;">2011:
<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Shaun_Tan" title="Shaun Tan"><span style="color: windowtext;">Shaun Tan</span></a> (Australia)<br /></span><span style="font-size: 12.0pt;">2012:
<a href="https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Guus_Kuijer&action=edit&redlink=1" title="Guus Kuijer (la pagina non esiste)"><span style="color: windowtext;">Guus
Kuijer</span></a> (Olanda)<br /></span><span style="font-size: 12.0pt;">2013:
<a href="https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Isol&action=edit&redlink=1" title="Isol (la pagina non esiste)"><span style="color: windowtext;">Isol</span></a>
(Argentina)<br /></span><span style="font-size: 12.0pt;">2014:
<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Barbro_Lindgren" title="Barbro Lindgren"><span style="color: windowtext;">Barbro Lindgren</span></a> (Svezia)<br /></span><span style="font-size: 12.0pt;">2015:
Progetto per lo studio di un'educazione alternativa in <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Sudafrica" title="Sudafrica"><span style="color: windowtext;">Sudafrica</span></a> (<a href="https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=PRAESA&action=edit&redlink=1" title="PRAESA (la pagina non esiste)"><span style="color: windowtext;">PRAESA</span></a>,
affiliato con l'<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Universit%C3%A0_di_Citt%C3%A0_del_Capo" title="Università di Città del Capo"><span style="color: windowtext;">Università
di Città del Capo</span></a>) (Sudafrica)<br /></span><span style="font-size: 12.0pt;">2016:
<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Meg_Rosoff" title="Meg Rosoff"><span style="color: windowtext;">Meg Rosoff</span></a> (Stati Uniti)<br /></span><span style="font-size: 12.0pt;">2017:
<a href="https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Wolf_Erlbruch&action=edit&redlink=1" title="Wolf Erlbruch (la pagina non esiste)"><span style="color: windowtext;">Wolf
Erlbruch</span></a> (Germania)<br /></span><span style="font-size: 12.0pt;">2018:
<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Jacqueline_Woodson" title="Jacqueline Woodson"><span style="color: windowtext;">Jacqueline Woodson</span></a>
(Stati Uniti)<br /></span><span style="font-size: 12.0pt;">2019:
<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Bart_Moeyaert" title="Bart Moeyaert"><span style="color: windowtext;">Bart Moeyaert</span></a> (Belgio)<br /></span><span style="font-size: 12.0pt;">2020:
<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Baek_Hee-na" title="Baek Hee-na"><span style="color: windowtext;">Baek Hee-na</span></a> (Sud Corea)<br /></span><span style="font-size: 12.0pt;">2021:
<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Jean-Claude_Mourlevat" title="Jean-Claude Mourlevat"><span style="color: windowtext;">Jean-Claude
Mourlevat</span></a> (Francia)</span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhI1B7fw1ypLIsCSE9RLJRy_BPRvQEnoCJNVIZu7iRjlbRPlrovAHGrYHNMQZ43Eo1XkhIGNC7-qZ8S2oWnpqe3yc4tmKxaEAtLfutSjaTH8S8vL0ibtxD-U-di0_XT-otG6NM1ua2Udbg/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="88" data-original-width="300" height="67" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhI1B7fw1ypLIsCSE9RLJRy_BPRvQEnoCJNVIZu7iRjlbRPlrovAHGrYHNMQZ43Eo1XkhIGNC7-qZ8S2oWnpqe3yc4tmKxaEAtLfutSjaTH8S8vL0ibtxD-U-di0_XT-otG6NM1ua2Udbg/w228-h67/image.png" width="228" /></a></div></div><p>
</p><p><br /></p>la libreria pericolante di Rosshttp://www.blogger.com/profile/15616689813061038543noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5746600652947702196.post-24561030551200077942021-06-21T12:06:00.000+02:002021-06-21T12:06:49.044+02:00Sarmede, il paese delle fiabe<p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiodsmZ24C3vVwkwzkCjRu5hnzyBW-oQCajpl-HKF7Clnri8fNI1ap2hLa1MUGGUv048NgwAH-UqX2zRoCRnBleLGVMrnvhzDdyx_ztQGTGvIxw3eA6Ea9VAubmVku_RnOt-TxjFR26cHo/s2048/IMG_20210620_203248_resized_20210621_115848453.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="background-color: white; color: black; font-family: times;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiodsmZ24C3vVwkwzkCjRu5hnzyBW-oQCajpl-HKF7Clnri8fNI1ap2hLa1MUGGUv048NgwAH-UqX2zRoCRnBleLGVMrnvhzDdyx_ztQGTGvIxw3eA6Ea9VAubmVku_RnOt-TxjFR26cHo/s320/IMG_20210620_203248_resized_20210621_115848453.jpg" /></span></a></div><span style="background-color: white; font-family: times;">Sarmede, "il paese delle fiabe", incastonato tra le strade del prosecco trevigiane e vicino al bosco del Cansiglio è la sede di una famosissima Fondazione che ha dato origine ad una mostra annuale con scuola e laboratori di illustrazione, dedicata alla letteratura per l'infanzia.</span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: times;"><a href="https://fondazionezavrel.it/" target="_blank">La Fondazione Zavrel</a> nasce nel 1999 per supportare la mostra iniziata nel più lontano 1983 da Stepan Zavrel e grazie alla bravura, alla passione, a una politica lungimirante ed appassionata, nel corso degli anni la Mostra Internazionale dell'illustrazione per l'infanzia acquista sempre maggior prestigio arrivando ormai ad essere un evento di rilevanza internazionale, un appuntamento immancabile per gli studiosi e per gli appassionati. Durante il periodo della Mostra vengono creati laboratori ed incontri per la popolazione, le scolaresche, così come corsi di illustrazione e tecniche per amatori e/o professionisti del settore.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: times;">Quest'anno, curata da Gabriel Pacheco, è giunta alla sua 38esima edizione e gli ospiti d'onore scelti per questa particolare annata ancora funestata dalle restrizioni dovute alla pandemia, sono Olga e Andrej Dugin, illustratori originari di Mosca ma residenti a Stoccarda. Le loro illustrazioni sono ricche, sontuose, allo stesso tempo oniriche e zeppe di riferimenti colti ed è per questo ch<br /><br />e incantano sia il bimbo più piccolo che, seppur non comprendendo ogni afflato artistico resta immancabilmente incantato dalla pura e oggettiva bellezza, ma anche l'adulto per la maestria del loro lavoro e i costanti rimandi a tradizione, cultura e storia.</span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpM5OJhHaf4um6hd1ODaK5mRpKlaV4U-Hp2-TWe1bgQe3FQUzREPl2FF6jDSscKEB0qAdV3TVg0oX2aW0kFe_elOMUc86gGDFIaSWGsmW3X4M1BeE-_BcI-lT6Q5TfKv1zXpt2hKS8wso/s2048/IMG_20210621_081050.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="background-color: white; color: black; font-family: times;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2048" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpM5OJhHaf4um6hd1ODaK5mRpKlaV4U-Hp2-TWe1bgQe3FQUzREPl2FF6jDSscKEB0qAdV3TVg0oX2aW0kFe_elOMUc86gGDFIaSWGsmW3X4M1BeE-_BcI-lT6Q5TfKv1zXpt2hKS8wso/s320/IMG_20210621_081050.jpg" width="320" /></span></a></div><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: times;">La mostra offre anche la stanza sperimentale "Pedagogia e Immaginazione", curata dalla prof.ssa Marnie Campagnaro - docente di Letteratura per l'Infanzia presso l'Università di Padova - che per questa edizione ha dedicato alle Selve domestiche, abbinando la selvatichezza della selva al luogo di crescita di ciascuno di noi, la casa (teoricamente luogo decisamente "urbano"). Tra albi bellissimi possiamo immergerci in mondi dal nome comune e semplice (casa, stanza, vicinato), nomi che non spingono a pensare a situazioni particolarmente strane, che anzi evocano tranquillità e anche, perchè no, un po' di noia! e invece: sorpresa, varcando le soglie si accede a tutt'altro! Entriamo in storie di selvatichezza, di ribaltamento dei ruoli, di mondi segreti e intimi dei bambini, in un alternarsi di albi illustrati colorati e coinvolgenti che non mancano mai di far ridere i piccoli visitatori e offrire spunti di riflessione per argomenti più personali e profondi attraverso l'osservazione di dettagli e la lettura (o l'ascolto) delle storie.</span></p>la libreria pericolante di Rosshttp://www.blogger.com/profile/15616689813061038543noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5746600652947702196.post-78189114009115145312020-12-17T12:28:00.002+01:002021-06-19T21:15:02.933+02:00Mary la ragazza che creò Frankenstein, L.Bailey J. Sardà<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWoqThpTbuINmFwcpGNIWdwjVQRySqvS0ggzHAvynmH6HIIAia4Nl142vuVXKEP84vy_H6JAlTVtN0IkvVNHeDKhqv-g_99_G_1Uyipk8XkMrpRYckRhK4q5dxK6WI1OpxxDTGvwGZiF8/s1152/IMG_20201217_113630_resized_20201217_113704352.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1152" data-original-width="864" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWoqThpTbuINmFwcpGNIWdwjVQRySqvS0ggzHAvynmH6HIIAia4Nl142vuVXKEP84vy_H6JAlTVtN0IkvVNHeDKhqv-g_99_G_1Uyipk8XkMrpRYckRhK4q5dxK6WI1OpxxDTGvwGZiF8/w150-h200/IMG_20201217_113630_resized_20201217_113704352.jpg" width="150" /></a></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La letteratura gotica mi appassiona da sempre, i libri che vengono definiti classici horror sono testi che ho letto e amato molto e Frankestein di Mary Shelley è naturalmente tra i miei preferiti. Se a ciò uniamo la mia passione viscerale per le biografie in albo illustrato, era inevitabile che tra le mie mani arrivasse questo splendido libro! Ho sempre la scusa di acquistare gli albi per i miei figli, la realtà è che li comprerei anche se di bambini in casa non ce ne fossero 😉. A voler essere precisi tuttavia, Frankenstein può essere considerato l'iniziatore della narrativa moderna di fantascienza, unita al gotico e all'horror e ancora oggi resta un capolavoro di valore indiscusso. </div><div style="text-align: justify;">Rizzoli ha pubblicato questo bellissimo albo nel marzo 2020, l'autrice ha condotto studi approfonditi per poter poi scrivere il testo di questa biografia; Mary, una piccola, intrepida sognatrice che ha fatto della sua fervente fantasia e dell'intelligenza, la sua forza arrivando a soli 18 anni a scrivere un romanzo assolutamente incredibile.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Linda Bailey in questo albo, ci racconta la vita di Mary a partire dalla sua infanzia, nata in una famiglia in cui la letteratura era importante, figlia di una esponente della lotta per i diritti civili delle donne e autrice di un di un saggio di rivendicazione dei diritti femminili e di un appassionato libraio. Rimasta presto orfana della madre, diventerà un problema per la sua famiglia e per questo verrà allontanata da casa. Le varie vicissitudini la porteranno a a conoscere il grande poeta Shelley e a scappare con lui. A seguito di questa scelta e alle successive azioni di questa giovane coppia, si arriverà alla famosissima notte nel castello di Lord Byron nei pressi del lago di Ginevra e al gioco che creano gli illustri ospiti della villa e che porterà alla nascita di opere dell'orrore che ancora amiamo e leggiamo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpcRqESauvQNcIpywYebfm1D1ToTlIcsLo8TNmhwktUGSVL4FZ1qpYk3LeJS1XH2h_fCqLZUalPbbgz_NGURaGwlCT6dtzeKLzuFGFMF1q113bB2mUkQBJmiLxovg410suE93UBZaKY0Y/s1152/IMG_20201217_113557_resized_20201217_113704590.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" data-original-height="864" data-original-width="1152" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpcRqESauvQNcIpywYebfm1D1ToTlIcsLo8TNmhwktUGSVL4FZ1qpYk3LeJS1XH2h_fCqLZUalPbbgz_NGURaGwlCT6dtzeKLzuFGFMF1q113bB2mUkQBJmiLxovg410suE93UBZaKY0Y/s320/IMG_20201217_113557_resized_20201217_113704590.jpg" width="320" /></a></div><div style="text-align: justify;">In tutta l'opera c'è un attento uso della grafica, il font e il carattere spesso si adeguano a ciò che è scritto, enfatizzando, ingrandendo e seguendo le illustrazioni, inserendosi quindi in punti differenti della pagina e senza utilizzare impaginazioni statiche. Attraverso un linguaggio perfettamente adatto a dei bambini (direi dagli 8 anni in su ma il criterio della fascia d'età, come sappiamo, è piuttosto labile), la storia non omette nulla dei fatti salienti riguardanti la vita di Mary e appassiona dall'inizio alla fine, regalando un albo che profuma di mistero e avventura.</div></div><div style="text-align: justify;">Jùlia Sarda illustra il testo magistralmente, utilizzando molti colori scuri per creare un'atmosfera misteriosa adatta alla storia narrata ma inserendo sapientemente tocchi di giallo oro e rosso a dare vivacità e movimento alle tavole. Il risultato d'insieme è un albo dinamico che fonde perfettamente la fantasia e la realtà, attraverso il suo tratto tipico e personale che, una volta incontrato, risulta facilmente riconoscibile dimostrando la sua bravura e il suo stile ben formato.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Un consiglio di lettura per tutti coloro che hanno amato Frankestein e la sua creatura, per chi ama le biografie, le storie di mistero, le belle illustrazioni e per chi crede che l'immaginazione sia un motore potente. Un inno alla forza delle ragazze, che pur se giovani e vissute in un'epoca ricca di restrizioni per le donne, hanno avuto la capacità di vedere oltre e affermarsi: un messaggio questo, fondamentale anche per i giovani d'oggi!</div><div><br /></div><div><b>Mary la ragazza che creò Frankenstein, L. Bailey J. Sardà </b><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEMj05tYdXo7RA9teLgMfs9CovjYu9Iw2-yciQqd2jPbHIDY5gGlVhPGWXl_TJLmP030NSm4251gGJqIwPdORM6wOjTC4tcsyQckeDZp9BaP0fGP7ZaGiIRzs99ApBW_3DGTLSkmbUaYs/s1152/IMG_20201217_113512_resized_20201217_113704153.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><b><img border="0" data-original-height="864" data-original-width="1152" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEMj05tYdXo7RA9teLgMfs9CovjYu9Iw2-yciQqd2jPbHIDY5gGlVhPGWXl_TJLmP030NSm4251gGJqIwPdORM6wOjTC4tcsyQckeDZp9BaP0fGP7ZaGiIRzs99ApBW_3DGTLSkmbUaYs/s320/IMG_20201217_113512_resized_20201217_113704153.jpg" width="320" /></b></a></div></div><div><b>traduz. E. Dorenti</b></div><div><b>Rizzoli 2020</b></div><div><b>euro 18.00</b></div><div><br /></div>la libreria pericolante di Rosshttp://www.blogger.com/profile/15616689813061038543noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5746600652947702196.post-23922379690623397322020-12-16T12:45:00.001+01:002020-12-16T12:45:49.505+01:00Nati per Leggere<div style="text-align: justify;">Che io ami la Letteratura per l'infanzia è cosa ormai risaputa, tanto che questo blog, nato diversi anni fa per chiacchierare e condividere pensieri sui libri che amavo, soprattutto gialli e di autori americani, è virato decisamente verso i libri per bambini e ragazzi. Questa passione mi ha portato a seguire corsi, a perfezionarmi presso l'Università di Padova proprio in letteratura per l'infanzia e a proseguire poi con il corso di Nati per Leggere per diventare operatore Multidisciplinare, corso che ho concluso con successo e che ho trovato interessante, illuminante e appassionante. Ed è proprio di questo progetto che vorrei parlare un po' adesso!</div><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwZLCmI8ZrzD_rbXry2K_f62_-98S6vnWnv7BVSDqgvSN5FZor0wprBMdIVlQLUU307v9svX38RQm6pyIJnvBg3VFAS-9k5jH_JbnvLoMl2AF1k6vp2lAPRywk2nc4a_tRC5yyTfG5R8M/s128/npl200-128x128.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="128" data-original-width="128" height="100" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwZLCmI8ZrzD_rbXry2K_f62_-98S6vnWnv7BVSDqgvSN5FZor0wprBMdIVlQLUU307v9svX38RQm6pyIJnvBg3VFAS-9k5jH_JbnvLoMl2AF1k6vp2lAPRywk2nc4a_tRC5yyTfG5R8M/w100-h100/npl200-128x128.png" width="100" /></a></div>Nati per Leggere promuove la lettura precoce in famiglia e i<span style="text-align: justify;"> genitori che decidono di intraprendere
questo percorso con costanza otterranno soddisfazioni quasi immediate. Una
mamma, un papà, dei nonni o chiunque si prenda cura di bambini anche molto
piccoli, sa quanto questi siano sempre ben disposti verso l’interazione con le
persone da cui si sentono amati. Leggere assieme rappresenta un ulteriore punto
di contatto, un momento che (anche dovesse essere breve per necessità)
arricchisce il rapporto di un ulteriore tassello d’amore che andrà poi a
saldare e rafforzare l’unione. La gioia con cui il bambino risponde
all’attenzione datagli dal genitore, aumenta la gioia stessa che il genitore prova
durante la lettura, instaurando così quello che tecnicamente chiamiamo circolo
virtuoso e che altro non è che una bella soddisfazione reciproca, una evidenza
di amore quotidiano (parlo di genitori, ma intendo chiunque si prenda cura di un bimbo piccolo naturalmente!).<br /></span>La cosa che blocca spesso chi si
approccia alla lettura precoce è la risposta del bimbo: non vedendolo
interessato per un tempo lungo si pensa sia troppo presto, eppure non è così, perché anche solo pochi
secondi di attenzione servono e, man mano, i secondi diventeranno minuti se
l’attività viene fatta con costanza. Il segreto infatti è solo questo: leggere
con costanza almeno 4 volte a settimana, per creare la routine e l’abitudine
alla lettura. E se nei pochi secondi dedicati, il bimbo ancora piccino, usa il
libro per mangiucchiarlo o maneggiarlo, va benissimo!! Fa esattamente quello
che ci si aspetta faccia un bambino di pochi mesi. Entra in confidenza con
l’oggetto libro, lo usa come gioco, pian piano verrà incuriosito dalla forma,
dai colori esterni, dai colori contenuti nelle illustrazioni e poi dalle storie stesse. </div><div style="text-align: justify;">Per questo è fondamentale che i libri siano ottimi libri per bambini. E’ vero,
alla fine l’importante è che si legga, ma i bambini anche molto piccoli hanno
“fiuto” per le belle storie e, crescendo, mostreranno quella che sembrerà una
innata capacità di scelta e selezione grazie alla quale capiranno subito se un libro
è stato scritto “a tavolino” cioè su commissione per insegnare qualcosa o se è
un libro che ha davvero qualcosa da dire. La capacità critica sarà poi una
delle caratteristiche che da adulti aiuterà nelle scelte quotidiane. Tutto
questo perché sono stati messi a contatto con la buona pratica della lettura
precoce.</div><div style="text-align: justify;"><br />Nati per leggere promuove proprio
queste attività e aiuta a comprendere l'importanza di queste dinamiche anche in situazioni
familiari particolari, in cui la lettura non è un hobby quotidiano. Il bello è
che non serve nessuna competenza specifica, la sola cosa che serve è la voglia
di condividere questi momenti col proprio bambino. Se non si hanno libri in
casa o se risulta complicato acquistarli, le biblioteche di zona sono ottime
soluzioni; si entra in contatto con personale specializzato, la scelta è vasta
e il bambino stesso potrà avere la propria autonomia nelle decisioni da
prendere in merito ai libri da chiedere in prestito.<br />La lettura precoce stimola tutti
gli aspetti dello sviluppo: la motricità, la capacità di
attenzione, naturalmente il vocabolario, la capacità di comprensione e sviluppa
la logica imparando prestissimo che le azioni hanno conseguenze, che la
struttura è determinata. Sono validissimi supporti per la conoscenza in tutti
gli ambiti (matematica e scienza inclusa) con la sola accortezza di scegliere
albi validi e non c’è problema se non si è esperti perché il bibliotecario e il
libraio specializzato in letteratura per l’infanzia, saranno lieti di
consigliare!<br />Il sito <a href="http://www.natiperleggere.it">www.natiperleggere.it</a> offre inoltre una selezione di titoli suddivisi per fasce d'età. Questo resta un criterio standard valido ma non certo universale; molto dipende dalla propensione stessa del bambino, da quanto già conosce o meno l'oggetto libro, tuttavia resta un ottimo spunto di partenza attraverso il quale avvicinarsi a questo bellissimo mondo!</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il periodo particolare che stiamo attraversando, purtroppo, ha bloccato tutte le occasioni di incontro così come un utilizzo agile delle biblioteche, ma intanto possiamo arrivarci preparati e pronti per instaurare una nuova, bellissima routine di lettura con i nostri bambini!</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><o:p></o:p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><o:p></o:p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><o:p></o:p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><o:p></o:p></p>la libreria pericolante di Rosshttp://www.blogger.com/profile/15616689813061038543noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5746600652947702196.post-90538614974803501282020-11-03T11:26:00.002+01:002020-11-03T11:26:31.360+01:00Mary si veste come le pare, K. Negley<div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHeKAQDMuXUJUR_H-fbUcdVqjO5nOiTOcZbnwrE8ZWlqM_KvyqSuPLSIGaQHKP4WOUQmNHEgfIdTXw0ONG2pucTf_Zi0kgjmhtYlaX5GQ5YF0rR13WMN7Wj804-7wBQpzLhHd5_RS-14A/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="1569" data-original-width="2042" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHeKAQDMuXUJUR_H-fbUcdVqjO5nOiTOcZbnwrE8ZWlqM_KvyqSuPLSIGaQHKP4WOUQmNHEgfIdTXw0ONG2pucTf_Zi0kgjmhtYlaX5GQ5YF0rR13WMN7Wj804-7wBQpzLhHd5_RS-14A/" width="312" /></a><span style="text-align: justify;">I pantaloni, abbigliamento comodo e usato tantissimo da tutti, bambini e bambine (oltre che dagli adulti), eppure la cosa bizzarra è che non si è sempre potuto fare. C'è stato un tempo in cui le bambine, le donne, potevano indossare solo gonne, abiti definiti femminili. Sì, perché anche gli abiti un tempo avevano un genere.</span></div></div><p style="text-align: justify;"><span></span></p><p style="text-align: justify;">Un giorno però è arrivata la piccola Mary, una bimba americana che si era stancata della scomodità della gonna, che limitava i movimenti, stringeva in malo modo e così ebbe una brillante idea: indossare i pantaloni. Idea brillante, certo, ma che si dovette scontrare con le consuetudini ben radicate dell'epoca, con gli adulti conformati alle convenzioni. Mary, in questo meraviglioso albo illustrato, vediamo che ne parla col papà (uomo illuminato, che si evince dalla sua breve risposta a Mary), ci riflette, si rassegna quasi. Quasi! perché lei è una ragazzina determinata e porta avanti la sua idea e quando sta per perdere le speranze, quando ogni giorno diventa una lotta, una discussione, ebbene, abbiamo il lieto fine: i pantaloni verranno indossati da tutti.</p><p style="text-align: justify;">Celeberrima la frase "Io non indosso vestiti da uomo, io indosso semplicemente i miei vestiti!", simbolo di una lotta che per fortuna la vedrà vincitrice. Mary è Mary Edwards Walker, nata nel 1832 e morta a 87 anni. La sua vita è stata una lotta all'emancipazione costante e coerente. Dopo aver permesso alle bambine e alle donne di indossare i pantaloni, divenne anche uno tra i primi medici donna negli Stati Uniti; lavorò durante la Guerra Civile come medico e, ad oggi, è la sola donna ad aver ottenuto la Medaglia d'Onore del Congresso (ed è la più alta onorificenza militare dell'epoca).</p><p style="text-align: justify;">L'albo è illustrato con una tecnica di ritagli e acquerelli che lo rendono visivamente molto accattivante e simpatico, rivelando però alla lettura un testo seppur breve, profondamente pregno di significati. Il papà che spiega a Mary "che le persone a volte hanno paura di ciò che non capiscono" è un insegnamento, una considerazione fondamentale nella realtà di ciascuno di noi e applicabile ai contesti più vari.</p><p style="text-align: justify;">Un albo che raccontando la storia ispiratrice di Mary Walker, inneggia al coraggio di portare avanti le proprie idee con l'esempio e le parole ( e mai, mai con la violenza), insegna la tolleranza, insegna che le cose si possono cambiare e che cambiare non è segno di debolezza ma di intelligenza, di adeguamento. Una piccola bambina, dal grande temperamento perché, e quì parafrasiamo la grande Beatrice Alemagna, i bambini sono piccoli ma non per questo hanno idee piccole (da Che cos'è un bambino?).</p><p style="text-align: justify;">Una biografia illustrata che, ancora una volta, si dimostra essere un genere da tenere in altissima considerazione poiché alla bellezza di un albo illustrato, viene affiancato un testo altrettanto bello e soprattutto di reale ispirazione per i bambini, che si accostano a delle vite lontane da loro ma che hanno conseguenze anche nella loro quotidianità attuale. Un grazie a La Margherita edizioni per aver portato in Italia questa bellissima storia!</p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;"><b>Mary si veste come le pare di Keith Negley</b></p><p style="text-align: justify;"><b>la Margherita edizioni 2020</b></p><p style="text-align: justify;"><b>euro 14.00</b></p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnaAoQt1zQBKjwiVwKp-70aVSFkw1QRilab55fj-SMSHPlxMmsrff-78cuV0o28LSQuuFzrsKmsSZva3EkPE2Y1gb01j_1L6p6htwiGJ4TTlfGhU03rByMkjeiyqTHdr2qWDMoMMOEjxU/s2048/IMG_20201103_104808.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1067" data-original-width="2048" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnaAoQt1zQBKjwiVwKp-70aVSFkw1QRilab55fj-SMSHPlxMmsrff-78cuV0o28LSQuuFzrsKmsSZva3EkPE2Y1gb01j_1L6p6htwiGJ4TTlfGhU03rByMkjeiyqTHdr2qWDMoMMOEjxU/s320/IMG_20201103_104808.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifO-Tprq3oHdOAmtvFm9I6aErpEFf7jH9l7gT2RC2dARDuvnQxtIkBZuZ8JYPMKOhKax1rIq2KPlDS_YBcOqcLuTdYyadJXy7-tGuIP-nCzxCze2j9fD8vxNEIgJIuPzATu2LcIG5aKcg/s2304/IMG_20201103_104843.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1104" data-original-width="2304" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifO-Tprq3oHdOAmtvFm9I6aErpEFf7jH9l7gT2RC2dARDuvnQxtIkBZuZ8JYPMKOhKax1rIq2KPlDS_YBcOqcLuTdYyadJXy7-tGuIP-nCzxCze2j9fD8vxNEIgJIuPzATu2LcIG5aKcg/s320/IMG_20201103_104843.jpg" width="320" /></a></div><br /><b><br /></b><p></p><p style="text-align: justify;"><br /></p>la libreria pericolante di Rosshttp://www.blogger.com/profile/15616689813061038543noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5746600652947702196.post-12247201339559829992020-10-08T10:34:00.000+02:002021-06-19T21:15:41.221+02:00L'ultimo viaggio di Billie di R. Brandoni, C. Di Vivona e voce narrante D. Mancini<p style="text-align: justify;"> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjImyMm8Ep3hZaeQNnqS3VnR9Vp1NnzwEKXERkDmF6D8k1nyBPnIAn2YxKaIj8YbguSOZMyLucEeqNadYbyMKb-2-FcYW7Xomhbt1TdI6z5yY7fnVS6cPnbqP3dIOnS4Eo5zfp2Tn7LZpU/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="1460" data-original-width="1465" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjImyMm8Ep3hZaeQNnqS3VnR9Vp1NnzwEKXERkDmF6D8k1nyBPnIAn2YxKaIj8YbguSOZMyLucEeqNadYbyMKb-2-FcYW7Xomhbt1TdI6z5yY7fnVS6cPnbqP3dIOnS4Eo5zfp2Tn7LZpU/" width="241" /></a></div><br />Billie Holiday in un albo illustrato per un pubblico di giovanissimi? si potrebbe pensare che non sia il soggetto adatto da proporre ai bambini e invece abbiamo un albo realizzato in maniera impeccabile. Billie, famosa cantante afroamericana dalla voce inconfondibile e piena di sfumature, una donna che ha cantato una canzone diventata poi simbolo di un'intera lotta per i diritti civili e mi riferisco alla struggente Strange fruit, il cui tema è addirittura il linciaggio, perché gli "strani frutti" che dall'albero dondolano sono le persone vittime di questo orribile crimine. <p></p><p style="text-align: justify;">L'albo non risparmia nulla della vita travagliata di questa donna, la incontriamo ormai anziana che dialoga con una bambina che si rivolge a lei chiamandola nonna, ma nonna, Billie, non lo è e solo proseguendo la lettura comprendiamo che sta parlando con una sé stessa bambina, ripercorrendo la sua vita, analizzando i fatti che le sono accaduti, rimpiangendo il colore della sua pelle, le vessazioni subite, i dolori provati e le difficoltà incontrate come artista donna e di colore in un mondo che aveva la segregazione razziale come regola.</p><p style="text-align: justify;">La trama è dura perché dura è stata la vita di Billie eppure l'albo ha una resa così delicata da essere perfetto per i giovani lettori. L'autore (scrittore e anche ottimo musicista) ha avuto una attenzione estremamente accurata nella scelta delle parole, pur non censurando niente, non abbiamo mai nulla di forte, di crudo e laddove le parole avrebbero potuto essere troppo dure arrivano le splendide illustrazioni di Chiara di Vivona ad esplicitare (sempre con estremo garbo e dolcezza) in un susseguirsi di sfumature, di chiaro scuro, di sagome abbozzate. Il bambino che si avvicina a quest'opera può farlo serenamente, sarà poi la mediazione di un adulto ad aiutarlo a comprendere o approfondire gli argomenti. Il finale è pieno di rinascita e speranza, in cui finalmente la consapevolezza viene raggiunta. </p><p style="text-align: justify;">L'albo è creato assieme ad una traccia musicale con voce narrante di Debora Mancini e ascoltarlo fa veramente calare nella storia,</p><p style="text-align: justify;">Non si fosse capito, è un libro che amo moltissimo, che trovo perfetto nella sinergia tra testo e immagine e che ad ogni pagina voltata risulta evidente la passione degli autori per questa artista, lo studio approfondito fatto e la cura, l'attenzione al pubblico verso il quale è rivolto.</p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfkaH3n_PdTnyQ2IqjUNWQlYf-1SpwraTy3pyl4zeUPqo_XgjvSDgbdKjxC_vO3uVVCKQ-ZldLSWwXZb9NlqX59uOsRIr5H-AFRLogAoP7WXf7QFCkA_h3-dyamScozULPniS-AOAq7jg/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img alt="" data-original-height="1130" data-original-width="2048" height="177" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfkaH3n_PdTnyQ2IqjUNWQlYf-1SpwraTy3pyl4zeUPqo_XgjvSDgbdKjxC_vO3uVVCKQ-ZldLSWwXZb9NlqX59uOsRIr5H-AFRLogAoP7WXf7QFCkA_h3-dyamScozULPniS-AOAq7jg/" width="320" /></a></p><p style="text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-du8yteU2CHQDRsBoZpmR9m0GMkMYnBH7CH7FQpGGs3dKJscZ5cQIgp2m0xOPaT_K03D0EUmi8qb5k4Dy9NeJ6ChZSME-85bACe-QF473iD9JTwdR8BV1oYkgQ5Ul_k5uo_HjH-jzRFs/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img alt="" data-original-height="1101" data-original-width="2048" height="172" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-du8yteU2CHQDRsBoZpmR9m0GMkMYnBH7CH7FQpGGs3dKJscZ5cQIgp2m0xOPaT_K03D0EUmi8qb5k4Dy9NeJ6ChZSME-85bACe-QF473iD9JTwdR8BV1oYkgQ5Ul_k5uo_HjH-jzRFs/" width="320" /></a> </p><p style="text-align: justify;"><b><i>L'ultimo viaggio di Billie - R. Brandoni, C. Di Vivona</i></b></p><p style="text-align: justify;"><b><i>2020 Edizioni Curci Young e Fingerpicking.net </i></b></p><p style="text-align: justify;"><b><i>euro 16.00</i></b></p><p style="text-align: justify;"><br /><br /></p>la libreria pericolante di Rosshttp://www.blogger.com/profile/15616689813061038543noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5746600652947702196.post-7964812097808765832020-10-06T14:40:00.000+02:002021-06-19T21:16:34.157+02:00Jumanji di Chris Van Allsburg<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /><div style="text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_rwazRaUpj1KyE9s6s9n9nsQ4SedJg8bRkF0c3rqGXQH4rrW2mE1T6odHl0PzabKz6Td7ha5YDs9sIAAgm8zOvYlql0R1JMFWuszW7zwGbmCE1qTv_k8FU2znLBrTvVvmhvBClxaDLM8/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="1728" data-original-width="1896" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_rwazRaUpj1KyE9s6s9n9nsQ4SedJg8bRkF0c3rqGXQH4rrW2mE1T6odHl0PzabKz6Td7ha5YDs9sIAAgm8zOvYlql0R1JMFWuszW7zwGbmCE1qTv_k8FU2znLBrTvVvmhvBClxaDLM8/" width="263" /></a> Sicuramente il film è conosciutissimo, complice anche il recente remake che lo ha riportato in auge, e credo che si possa ben definire un cult il film anni '90 con Robin Williams. Quello che invece non tutti sanno è che è tratto da un albo illustrato del 1981 e che Logos ha pubblicato nel 2013. </div><div style="text-align: justify;">Chris Van Allsburg, ottimo narratore e sublime illustratore, ha fatto dell'utilizzo del bianco e nero il suo must e nel corso degli anni ci ha regalato degli albi (purtroppo alcuni dei quali fuori catalogo) davvero bellissimi: Polar express tanto per citarne uno. La tecnica è talmente realistica da far sembrare le immagini delle fotografie: le espressioni, i dettagli, sono così sapientemente ricreati grazie all'uso magistrale delle sfumature da non far mai rimpiangere l'utilizzo del colore.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La storia è avvincente e divertente: un fratello e una sorella restano a casa soli per un pomeriggio mentre i genitori vanno all'opera. Chiaramente la noia arriva subito e i bambini escono per una passeggiata al parco, ma ecco che ai piedi di un albero trovano un vecchio gioco in scatola, Jumanji, e decidono di portarlo a casa per fare qualcosa di insolito. Le istruzioni sono chiare "una volta iniziata la partita è fondamentale portarla a termine e raggiungere Jumanji", incuriositi lanciano i dadi e... E iniziano un susseguirsi di mirabolanti avventure perché ogni evento descritto si materializza in casa loro, ed ecco che vengono travolti dai rinoceronti, rincorsi da un leone, inzuppati da un monsone! ma non si può smettere, si deve arrivare alla fine per sperare di far tornare tutto alla normalità e così i bambini continuano a giocare.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L'albo è strutturato in maniera che la storia sia immediatamente visibile al giovane lettore, aprendo l'albo abbiamo una facciata di testo e quella accanto con l'illustrazione a tutta pagina che ci mostra ciò che accade.</div><div style="text-align: justify;">Gli adulti compaiono all'inizio e alla fine del racconto ma non si vedono mai, li vediamo disegnati solo fino al collo ad evidenziare come tutto l'albo sia strutturato a misura e dal punto di vista dei bambini.</div><div style="text-align: justify;">E' una storia divertente e affascinante, in cui la fantasia è potente e va a contrapporsi all'estrema razionalità degli adulti, che la fantasia l'hanno perduta da un po' e infatti quando Peter inizia ad elencare le stravaganti avventure vissute, la mamma risponde dicendo loro che hanno dormito (e quindi sognato) tutto il pomeriggio.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">I bambini hanno un mondo nascosto, un immaginario vivido e reale. Fondamentale è lasciar loro questo aspetto il più a lungo possibile e aiutarli a coltivarlo, meglio se con un bellissimo albo illustrato!</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Curiosità: io ho altri 2 albi di Van Allsburg e c'è sempre un piccolo personaggio che l'autore inserisce nella storia. Un personaggio a me personalmente estremamente caro peraltro 😉</div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQyBZIv8SH5065JsOrsNz0G_2_4pO3dGl2ibT5uq3NZdtswa4hS3PA5o7EzdscTCjvkqpKF30nPv-bhAkpknJZB_toAZ4mnLAzFV576L67crl3Nxa8CvqSpvlF170AAXUWTn7bEAPPwVE/s2048/IMG_20201006_133957.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1076" data-original-width="2048" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQyBZIv8SH5065JsOrsNz0G_2_4pO3dGl2ibT5uq3NZdtswa4hS3PA5o7EzdscTCjvkqpKF30nPv-bhAkpknJZB_toAZ4mnLAzFV576L67crl3Nxa8CvqSpvlF170AAXUWTn7bEAPPwVE/s320/IMG_20201006_133957.jpg" width="320" /></a></div></div><b><i>Jumanji di </i></b><b><i>C. Van Allsburg</i></b><p></p><p><b><i>Logos edizioni 2013</i></b></p><p><b><i>pag. 32</i></b></p><p><b><i>euro 15.00</i></b></p><p><b><i>Vincitore della Caldecott Medal nel 1982</i></b></p>la libreria pericolante di Rosshttp://www.blogger.com/profile/15616689813061038543noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5746600652947702196.post-38312531650254728522018-05-08T08:59:00.002+02:002018-05-08T08:59:19.202+02:00La scelta del buio. P. Pulixi <div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMyy60imSYLR1cmI3DcXoTHVZDJjBtTEu5HoMcy_UcoaiZ3brqJsV8ArruZmEXKs8GCRNF0tD3IGBPtVf-EzHzKbpGeyqXdgZJnRSx3UjX7f5pSdZp1QnzACVYYjVEVIkpubHtKeZ7Jyc/s1600/IMG_20180505_221023.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMyy60imSYLR1cmI3DcXoTHVZDJjBtTEu5HoMcy_UcoaiZ3brqJsV8ArruZmEXKs8GCRNF0tD3IGBPtVf-EzHzKbpGeyqXdgZJnRSx3UjX7f5pSdZp1QnzACVYYjVEVIkpubHtKeZ7Jyc/s320/IMG_20180505_221023.jpg" width="240" /></a></div>
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E anche il secondo libro della serie con protagonista Vito Strega è finito.</div>
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Piergiorgio Pulixi a me piace, ho letteralmente adorato la serie di Mazzeo e con il terzo libro, Per sempre, mi sono addirittura commossa. Mentre ho invece detestato il finale che secondo me non è stato affatto coerente col personaggio di Mazzeo e non so se riuscirò mai a farmene una ragione!! </div>
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In seguito mi sono avvicinata alla serie de I canti del male dove si incontra per la prima volta Vito Strega, commissario osteggiato da tutti dopo la morte del suo partner.</div>
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In questo secondo romanzo lo troviamo alle prese con un altro caso che coinvolge poliziotti: il suicidio, forse un po' troppo perfetto, di un collega. Le cose non quadrano e a complicare il tutto c'è anche la scomparsa di una giovane donna e del suo neonato.</div>
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Tra capi che cercano di remare contro Strega, alcuni (pochissimi) sostenitori e l'intuito del commissario, il giallo si dipana veloce e spietato.</div>
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Nei libri di Pulixi non manca mai l'elemento piuttosto forte che va a colpire allo stomaco (non entro in nessun dettaglio per non rischiare spoiler involontari), c'è sempre una parte cattiva e dura anche se molto meno pesante in queste storie rispetto alle pantere di Mazzeo.</div>
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Amo molto Vito Strega, lo trovo un personaggio per ora coerente, intenso e che potrà offrire molto con la sua personalità anche se il rischio dello stereotipo è dietro l'angolo. Ma per il momento l'autore non corre questo rischio e lo sviluppa benissimo.</div>
<span style="font-size: 1,00em;"><div style="text-align: justify;">
Se devo trovare una pecca devo dire che manca di complessità. Mi spiego meglio, nella serie di Mazzeo le trame erano molto più articolate, probabilmente anche a numero di pagine eravamo superiori (non lo ricordo con esattezza ma la sensazione che ho è questa stando proprio all'evolversi delle vicende) e pur essendo scorrevolissimi, "restavano" per più tempo. In questi romanzi di Strega mi sembra tutto più veloce, non che il ritmo non sia adeguato alla storia stessa eh, perché lo è perfettamente! solo che è comunque più sbrigativo e io, per mio gusto personale, vorrei calarmi un pochino di più nel romanzo.</div>
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Detto questo, anche La scelta del buio mi è piaciuto da matti e ha aggiunto un ulteriore tassello alla già complicata, situazione di Strega.</div>
<span style="font-size: 1,00em;"><div style="text-align: justify;">
Attendo, impaziente, la sua prossima avventura.</div>
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la libreria pericolante di Rosshttp://www.blogger.com/profile/15616689813061038543noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5746600652947702196.post-37208747473680807712018-04-24T09:30:00.004+02:002018-04-24T09:30:49.621+02:00soggettività, questa sconosciuta!<div style="text-align: justify;">
Quando l'opinione personale diventa oggetto di critiche prive di fondamento ,significa che ha punto sul vivo. E questa non è una mia opinione quanto più un dato di fatto. Io non mi inalbero per nulla se una cosa non mi tocca e, se mi tocca, a quel punto due sono le cose che posso fare: ribattere punto per punto argomentando o arrabbiarmi e ripetere frasi aleatorie e non concrete perché altro a sostegno non ho.</div>
<div style="text-align: justify;">
Leggo da quando avevo 3 anni e mezzo. Che non significa che a 4 anni leggessi Kafka (prima che qualche buontempone si possa attaccare a questo, sfottendo) ma significa solo che ho iniziato molto presto partendo dai libri per bambini perché per me la lettura è passione, piacere, evasione, è un modo bellissimo per imparare, crescere, ridere, piangere, emozionarmi. Emozionarmi significa che posso gioire per una bella storia o arrabbiarmi come una biscia per una brutta storia. Il tutto "secondo me", ché la chiave è la soggettività dei gusti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma il web è pieno di mille cose e purtroppo anche di opinioni uniformi e soprattutto di "ultras letterari" e questi "fan" sono in grado di difendere l'indifendibile solo perché hanno deciso a priori che un autore è il massimo che si possa leggere nella vita.</div>
<div style="text-align: justify;">
Chi mi sonosce sa quanto io veneri Stephen King e ormai sono normali le battute del tipo "guarda che ti critico King" per farmi arrabbiare e indovinate un po'? si ride!! io lo difendo a spada tratta, ma rido! Dò delle capre ignoranti a chi non lo capisce ma continuiamo a ridere e nessuno si è mai sentito offeso dai miei insulti perché l'ironia traspare da ogni mia singola sillaba. Chiaro è che se leggi con il cervello chiuso ed ottenebrato dai quelli che sono i tuoi (dubbi!) gusti ,non ridi più e te la prendi. Ma questo non mi è (era) mai capitato e di commenti o recensioni acide ne ho scritti a miliardi perché l'ironia fa parte di me. Non scrivo pubblicamente Tizio è un deficiente, perchè è un'offesa all'autore che non conosco solitamente, ma scrivo chiaro e forte "il personaggio scritto da tizio è un deficiente" e trovo ridicolo dover aggiungere "secondo il mio gusto"... è la mia opinione su una mia lettura, di chi caspita dovrebbe essere il gusto? del postino? o, peggio, tuo ,caro ultras della letteratura?</div>
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Io amo le stroncature perchè spesso denotano molta più intelligenza dei meri commenti di elogio (che troppo spesso ormai si limitano a tristi e vuoti "è bellissimo; è fantastico" punto,senza dirmi il perchè come si vede anche leggendo e seguendo gruppi di letteratura) e mi aprono la mente a nuove prospettive o comunque accendono scambi di opinioni anche vivaci. Se però non ho nessun tipo di argomento a sostegno della mia tesi, che cacchio di scambio di opinioni è? Diventa solo una sterile e antipatica presa di posizione dove io dico "il linguaggio utilizzato è povero e le ripetizioni abbondano visto che la parola X è ripetuta tot volte in 3 pagine" e la risposta è "il libro è bello, sei offensiva a dir così"... e che vuol dire? per un dialogo la risposta dovrebbe essere "ma no! è proprio il bello del libro questo porre enfasi su una caratteristica ripetendola spesso, perchè ti fa ben capire quanto il personaggio sia così". E' un esempio banale ma che rende l'idea della differenza tra ultras (e lo sto ripetendo ad oltranza con volontà) e lettore con gusto opposto.</div>
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Ma se una cosa è indifendibile o se chi vuole difendere non ha proprietà dialettiche (perché può capitare anche questo), beh allora si parla del nulla e la mia idea ne uscirà ancora più rafforzata. </div>
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Ma la lettura e i lettori sono altri, sono quelli che, a malincuore e soffrendo, ammettono anche quando il loro autore preferito fa una cazzata.</div>
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Mio Re, mio adorato King, te i finali non li sai scrivere. Ma ti amo di amore imperituro.</div>
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Peace&love</div>
la libreria pericolante di Rosshttp://www.blogger.com/profile/15616689813061038543noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5746600652947702196.post-14769359439268765582018-04-23T15:10:00.001+02:002018-04-23T15:54:02.246+02:00Sara al tramonto. M. de Giovanni <br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGU-65rrNzIhPa0fWCDowJWaIo4ewukNl7cJ85j2W8eT1ReSQ4XHDcmO-QWqBahXygtF8C7vmbAUWFfoCb56O73yqG0mwg3yuMEofn_PW6oJBLbCdKom3HFZVXLTMhVz3WZ52v9OVXw1g/s1600/15244890729501012347706.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGU-65rrNzIhPa0fWCDowJWaIo4ewukNl7cJ85j2W8eT1ReSQ4XHDcmO-QWqBahXygtF8C7vmbAUWFfoCb56O73yqG0mwg3yuMEofn_PW6oJBLbCdKom3HFZVXLTMhVz3WZ52v9OVXw1g/s320/15244890729501012347706.jpg" width="240" /></a></div>
<span style="font-size: 1,00em;">Sara al tramonto è un libro oserei dire imbarazzante. L'inizio di questo commento non va per il sottile ma la lettura di questo romanzo (per fortuna breve) è stata un'agonia dall'inizio alla fine per tutta una serie di motivi a partire dalle descrizioni.</span><br />
<span style="font-size: 1,00em;">La trama è presto detta, abbiamo Sara che è una sorta di spia "de noantri" in pensione anticipata, che soffre terribilmente per la perdita del grande amore della sua vita, per seguire il quale ha abbandonato un marito ma, soprattutto, suo figlio, un bambino! così di punto in bianco, per la serie "al cuor non si comanda" manco avesse 14 anni e fosse come disubbidire a mamma e papà sull'orario di rientro. Ma tant'è, lo molla e noi dovremmo provare, credo, empatia. Io personalmente ho provato solo un fortissimo istinto omicida.</span><br />
<span style="font-size: 1,00em;">In pensione dicevamo, ma una sua ex collega (ora tecnicamente un capo) la richiama per un indagine non ufficiale perché pare esserci una bimba in pericolo (brava, l'istinto materno è sviluppatissimo in Sara). Un anziano e tipicamente bastardo uomo d'affari pare essere stato ucciso dalla figlia in preda a una crisi data dalla droga. Ora la ragazza è in galera ma l'ispettore che aveva condotto le indagini è andato a parlarci e lei ha detto che SENTE che la figlia è in pericolo perché l'ha vista magra e triste. (mamma in galera, nonno morto, cambio casa con gli zii... Strano eh che sia magra e triste), comunque l'indagine parte.</span><br />
<span style="font-size: 1,00em;">Affiancano Sara: questo ispettore e Viola, la moglie del figlio abbandonato (e pure morto nel frattempo) e, per accrescere il pathos, anche incinta. (ché ora a Sara ovviamente arriverà l'istinto "nonnifero " visto che quello materno era andato giù per il cesso) .</span><br />
<span style="font-size: 1,00em;">Non sto a dilungarmi sulla trama, casomai qualche masochista volesse avvicinarsi al romanzo! E se anche la trama fa acqua da tutte le parti e il finale è buttato là a caso, in 10 secondi e basato su tanta fortuna, tante cose non spiegate e una confessione piovuto dal cielo, non è nemmeno il peggio del libro.</span><br />
<span style="font-size: 1,00em;">È scritto male.</span><br />
<span style="font-size: 1,00em;">È ripetitivo.</span><br />
<span style="font-size: 1,00em;">Non è curato.</span><br />
<span style="font-size: 1,00em;">Tutte cose che secondo me sono una mancanza di rispetto per il lettore che spende soldi e tempo per leggere la tua storia.</span><br />
<span style="font-size: 1,00em;">Esempi ne abbiamo a carrettate. Sara e Teresa (il capo) si chiamano Mora e Bionda. Giuro. Come le veline, come due sciacquette dei siparietti anni '80 del drive in. Nomignoli migliori non ce n'erano?!?</span><br />
<span style="font-size: 1,00em;">Parlano in codice come ogni spia che si rispetti ed ecco che spuntano i criptici sms: "caffè?" e si trovano in pizzeria, "pizza?" e vanno a bere il caffè. GIURO!</span><br />
<span style="font-size: 1,00em;">Ci sono tutti i cliché : cassaforte dietro al quadro, armadio segreto con documenti segretissimi, tizio con cane grande che viene trainato, ragazza incinta che si rivela una spia coi controfiocchi, il capo bellissima donna di mezza età che si porta a letto i toy boy.</span><br />
<span style="font-size: 1,00em;">E la scrittura... Santa pace, la scrittura! Descrizioni che hanno miliardi di aggettivi che servono ad allungare il brodo e a rendere ridondante in tutto, la parola invisibile sarà ripetuta 4 volte per pagina così come i capelli grigi. Ripetizioni a oltranza, evidentemente non esistono sinonimi, ma soprattutto non esiste molto altro da dire se non ribadire quanto Sara sia grigia (ma bella eh se guardi bene) e invisibile, che è lì di fronte a te ma non la vedi finché lei non decide di farsi vedere (no, non fa buh come i bimbi, questo ce lo risparmia).</span><br />
<span style="font-size: 1,00em;">Un libro brutto, scritto con noncuranza, con una trama inconsistente e una protagonista antipatica.</span><br />
<span style="font-size: 1,00em;">Non è un giallo, non è un libro d'amore. Non ho capito cosa sia, cosa l'autore intendesse, ma è uscita una cosa imbarazzante.</span><br />
<span style="font-size: 1,00em;">Ho amato Il metodo del coccodrillo di De Giovanni, molto. Ma erano altri tempi e altri modi di scrivere.</span><br />
<span style="font-size: 1,00em;">Io e questo autore abbiamo definitivamente chiuso. Mi resta solo la curiosità di capire i pregi ma le recensioni lette online si limitano a dire "che bello. Che meraviglia. Bellissimo" quasi che fossero commenti buttati li solo perché si è fan dell'autore, perché di spiegazioni a dimostrazione della bellezza non ne ho lette e, sinceramente, mi pare ovvio dato che di lati positivi, il libro, non ne ha manco mezzo. </span></div>
<br />la libreria pericolante di Rosshttp://www.blogger.com/profile/15616689813061038543noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5746600652947702196.post-31151953575658311312017-07-18T11:45:00.000+02:002017-07-18T11:54:56.223+02:00Le collettive folli e sgangherate<div style="text-align: justify;">
Le collettive continuano e anche se sembra impossibile, abbiamo abbandonato Dickens dopo non so quanti anni di masochismo a favore di un autore mooooooooooooooooooooolto ma molto più a noi congeniale: Alexandre Dumas, con il suo Conte di Montecristo.</div>
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Già la scansione è stata una bella impresa, risolta al meglio da Betta e da qualche mese si è iniziato.</div>
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Siccome di tempo dagli inizi delle letture feuilleton, ne è trascorso, ora siamo molto più evolute e abbiamo una pagina apposita facebook dove si legge e il nome è quanto di più appropriato potessimo avere "Letture collettive folli e sgangherate", ci trovate <a href="https://www.facebook.com/groups/1421759408125603/" target="_blank">qui</a> .</div>
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Quindi Il conte si diceva, a molte di noi purtroppo Edmond Dantes evoca il faccione del Depardieu-nonpropriofisicato- ma il libro direi che sta appassionando tutte noi e nel gruppo ci sono i nostri commenti.</div>
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C'è stato un ulteriore salto di qualità perchè all'interno del gruppo si possono fare più letture collettive e infatti, per spezzare la lunghezza del Conte che se non sbaglio ci prenderà circa 1 anno e mezzo, ora abbiamo inserito Il corsaro nero di Salgari, lettura veloce della durata di un mese. Il corsaro tra l'altro sta suscitando un bel po' di ricerche extra vista la minuziosità delle descrizioni animali e vegetali! senza contare gli approfondimenti sui pirati storici come Morgan e l'Olonese. </div>
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Perchè ci piacciono le collettive? rispondo per ciò che riguarda me considerato che non è vero che mi piacciono tutte le collettive, mi piacciono queste perchè siamo un gruppo di lettori appassionati ma fondamentalmente "cazzoni" che amano leggere un po' di tutto e che amano ancora di più l'ironia e il poter condividere pensieri anche meno "politically correct" perchè per noi non c'è nessuno che possa essere immune da critiche a prescindere solo per il nome che porta (non torno a parlare della demolizione totale assoluta sistematica e oserei dire chirurgica che abbiamo operato ai danni di Carletto Tristezza - più conosciuto con il nome di Charles Dickens - ). Personalmente sono iscritta a una quantità di pagine e gruppi di letteratura e troppo spesso vedo commenti snob a tanti libri, ecco, da noi sono ben accetti tutti tranne gli snob della letteratura perchè per me sono dei fake epocali, per dirla con parole moderne! facile sparare a zero sui soliti Moccia e Volo ma perchè farlo? basta leggere altro e secondo me, se qualcuno si avvicina al mondo dei libri con questi autori è positivo in ogni caso: apre un libro e magari grazie a questi ne aprirà altri e altri e altri...e ovviamente è positivo leggere autori importanti ma il divertimento che mi da Becky Bloomwood e il suo shopping compulsivo, Kafka non me lo dà, perciò leggo entrambi!</div>
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Insomma questo post di invito a raggiungerci nel gruppo è quasi una marchetta in cui ci guadagniamo solo altri lettori con cui scambiare quattro chiacchiere!</div>
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Il lettore è il solitario per antonomasia nell'immaginario collettivo! beh io ho aumentato gli amici proprio grazie ai libri e quando siamo assieme o ci si sente non si parla solo di questo, anzi...non se ne parla quasi! si fanno mille cose...incluse rendere mezzi alcolizzati gli astemi... vero <a href="https://clubippogrifo.wordpress.com/" target="_blank">club ippogrifo</a>???</div>
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Venite a trovare me, il suddetto Club, l'<a href="https://amacadieuterpe.wordpress.com/" target="_blank">Amaca di Euterpe</a>, Betta, Ghibel e i nuovi arrivati!<br />
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<br />la libreria pericolante di Rosshttp://www.blogger.com/profile/15616689813061038543noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5746600652947702196.post-71849758779240309512016-05-25T08:13:00.003+02:002016-05-25T08:13:41.099+02:00Eccoci qui, D. Parker<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKkCUXOzsdqaeoIDXt32vgz5XWY3FLq0xcPzOnSxy5-yR-mBQiD2cqeK1qdm5EzV9_BMpWYyR4jEfxORnCjqATFDNdkp62cNwtBoRsS0WYmn8iVGDddqQnHDNtUJkVggVvHoXIbLZeLoQ/s1600/astoria.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKkCUXOzsdqaeoIDXt32vgz5XWY3FLq0xcPzOnSxy5-yR-mBQiD2cqeK1qdm5EzV9_BMpWYyR4jEfxORnCjqATFDNdkp62cNwtBoRsS0WYmn8iVGDddqQnHDNtUJkVggVvHoXIbLZeLoQ/s320/astoria.jpg" width="226" /></a>Non conoscevo Dorothy Parker se non per sentito dire e per qualche titolo visto qua e la, ma non mi ero mai avvicinata a questa autrice. Poi la nuova libreria scoperta, mi ha consigliato un suo piccolo volume che raccoglie alcuni dei suoi racconti brevi, considerati dei piccoli capolavori. Io non amo i racconti, ma la libraia mi aveva già consigliato un paio di titoli che mi erano piaciuti molto e così le ho dato il beneficio del dubbio ed ho comprato "Eccoci qui".</div>
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Che dire? i dieci racconti sono davvero meritevoli! La Parker è vissuta tra la fine dell'ottocento e la metà del novecento, assistendo ad un radicale cambio della società e la sua intelligenza raffinata e arguta l'ha fatta diventare un simbolo e un'accanita e feroce critica dell'ipocrisia del momento. Emblema ne sono i racconti, veloci, brevi ma pungenti come stilettate ben assestate. Attraverso dialoghi che sembrano surreali è stata capace di far risaltare l'ipocrisia del bel mondo come nemmeno mille pagine di descrizioni avrebbero potuto fare!</div>
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Durante la lettura oscilli molto perchè le sue frasi pungenti porterebbero a farti sorridere, ma le cose che in realtà descrivono sono di una tristezza spesso di profondità abissale.</div>
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Fanno riflettere e ci sono tantissimi aspetti della vita quotidiana: la famiglia apparentemente perfetta che nasconde pensieri esattamente opposti, il parente anziano moribondo con i congiunti accanto, la bellissima donna che da giovane fa sfilate ma che poi deve fare i conti col trascorrere del tempo, il razzismo, il divorzio, il suicidio.</div>
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La Astoria ha fatto l'ennesimo centro pubblicando questa donna difficile, estrema, intelligente e modernissima rispetto al tempo in cui si è trovata a nascere e vivere!</div>
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E naturalmente un grazie alla libreria Altrevoci di Padova che me l'ha consigliata!</div>
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<b>Eccoci qui</b><br />
<b>Dorothy Parker</b><br />
<b>Astoria 2013</b><br />
<b>pag.166</b><br />
<b>euro 15,00</b>la libreria pericolante di Rosshttp://www.blogger.com/profile/15616689813061038543noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5746600652947702196.post-35189163107362929572016-05-10T14:28:00.000+02:002016-05-10T14:28:49.778+02:0084, Charing Cross Road, H. Hanff<div style="text-align: justify;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmjpPr9HLXCo-bEEGmaN8qLTaaRiucsQaYjF89izZ0Ynw3RcW85O276ismw0Y65rhLjT-Bb89cAF_PlH8Zftwtc4PeUyPsUGok61RUaC8xxCUh2yEF6qiiwcI9f0K9VlMyGfaXaZ2Nxew/s1600/84+char.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmjpPr9HLXCo-bEEGmaN8qLTaaRiucsQaYjF89izZ0Ynw3RcW85O276ismw0Y65rhLjT-Bb89cAF_PlH8Zftwtc4PeUyPsUGok61RUaC8xxCUh2yEF6qiiwcI9f0K9VlMyGfaXaZ2Nxew/s320/84+char.jpg" width="231" /></a>84, Charing Cross Road: un libro che è un gioiello.</div>
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Piccolo. Discreto. Intenso. Appassionato e commovente. Si ride, molto, ci si affeziona a tutti e all'ultima pagina è probabile che una lacrima si affacci, inevitabile.</div>
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Helene Hanff è una donna americana, non naviga nell'oro, allergica ai classici lavori da ufficio, si barcamena con lavori, più o meno assidui, di scrittura per sbarcare il lunario ed assecondare la sua passione per la saggistica inglese del '700. Alla ricerca di una libreria dove acquistare gli antichi volumi che desidera a prezzi ragionevoli, si imbatte in una libreria antiquaria di Londra e da quel momento nasce un rapporto che trascenderà quasi immediatamente quello tra semplice cliente e negoziante, per diventare qualcosa di più intimo, personale e coinvolgente.</div>
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Helene si interfaccia sempre con mister Frank Doel, ma in questa corrispondenza che durerà oltre 20 anni, entreranno in contatto anche altri commessi e la famiglia di mister Doel. L'Inghilterra è in pieno regime di razionamento post bellico e Helene, tra un acquisto e una lettera, non perde occasione per inviare i pacchi dono per rendere migliori le festività ai dipendenti della libreria.</div>
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I tentativi che si susseguono negli anni, di mettere da parte i soldi per un viaggio a Londra, immancabilmente sfumano a causa di esigenze più concrete ed immediate e l'occasione non arriverà mai, se non troppo tardi.</div>
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Il libro è un inno alla lettura appassionata ed innumerevoli sono i passi delle lettere che ho segnato, Ho rivisto me stessa nella maniacalità, ho rivisto una cara amica nelle opinioni di Helene sulle riletture. Ho riso nelle pretese di Helene di trovare quella edizione in quella determinata traduzione, E' stato stupendo entrare nella vita di ciascun corrispondente, sbirciando tra una chiacchiera sui libri, a l'altra. E' un minuscolo libriccino di neanche 100 pagine, ricco come e più di uno di 600, una vera e propria storia d'amore anche se si parla di libri e non di coppia.</div>
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Inizia ad essere difficile da reperire, ma se vi capita tra le mani afferratelo e portatelo a casa con voi, senza pensarci un secondo.</div>
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Grazie Helene Hanff per aver scelto di pubblicare le sue lettere.</div>
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Grazie libreria antiquaria 84, Charing cross road per essere esistita.</div>
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<span style="background-color: white; color: #141823; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px;">"Avrei desiderato che non foste stati così supercortesi da mandarmi la dedica su un bigliettino a parte invece che scriverla direttamente sul libro. [...] Amo le dediche sulla prima pagina, le note a margine, mi piace il sentimento fraterno che si prova sfogliando le pagine che qualcun altro ha già sfogliato. Leggendo passaggi che qualcun altro, magari da tempo scomparso, ha voluto segnalare alla mia attenzione."</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #141823; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px;"><br /></span></div>
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<span style="background-color: white; color: #141823; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px;">"Che mondo misterioso quello in cui viviamo dove si può diventare proprietari di una cosa così stupenda per tutta la vita, al prezzo di un biglietto cinematografico di Broadway, o a un cinquantesimo del costo di una capsula dentaria. Bene, se i suoi libri costassero quanto valgono, non potrei permettermeli."</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #141823; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #141823; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px;">"Ogni primavera faccio le pulizie generali alla mia libreria e elimino i libri che non rileggerò più, così come elimino i vecchi vestiti che non indosserò mai più. E tutti si scandalizzano per questo. I miei amici sono strani con i libri. Leggono tutti best seller, li divorano il più velocemente possibile, penso che saltino un sacco di pagine. E non rileggono MAI nulla, in modo che un anno dopo non ricordano una parola. Eppure se mi vedono buttare un libro o darlo via si scandalizzano. Secondo loro compri un libro, lo leggi, lo metti nella libreria e non lo riapri più per tutta la vita, ma NON LO BUTTI VIA! soprattutto se ha una copertina rigida! e perchè mai? non riesco a immaginare nulla di meno sacrosanto di un brutto libro o addirittura di un libro mediocre."</span></div>
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<span style="background-color: white; color: #141823; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #141823; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px;">"Penso sia uno scambio di regali assolutamente impari. Voi in una settimana vi mangerete il vostro fino all'ultima briciola e a capodanno non avrete nulla da mostrare. IO conserverò il mio fino al giorno della mia morte e morirò felice nella consapevolezza che lo starò lasciando a qualcun altro che potrà amarlo. Lo riempirò di leggeri segni a matita per indicare i passaggi migliori a qualche amatore di libri non ancora nato."</span></div>
la libreria pericolante di Rosshttp://www.blogger.com/profile/15616689813061038543noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5746600652947702196.post-87291496267191819062015-11-16T08:46:00.000+01:002015-11-16T08:46:14.337+01:00I cavalieri del nord, M. Strukul<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIuoZ3QMXRL5e32q4orolVFqd75m8Jq0VXxZrsN2kOi_kWjj6PTopP-5n5j83m3kJBVPRR3O7VBuRhpgmBeenCa9K7sgeFK1fzgnXQfyWatBXzgHMzGMzL_rLAJxPbB_No5042B6Cljx4/s1600/strukul.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIuoZ3QMXRL5e32q4orolVFqd75m8Jq0VXxZrsN2kOi_kWjj6PTopP-5n5j83m3kJBVPRR3O7VBuRhpgmBeenCa9K7sgeFK1fzgnXQfyWatBXzgHMzGMzL_rLAJxPbB_No5042B6Cljx4/s320/strukul.jpeg" width="225" /></a>Un libro che parla di cavalieri teutoni può spaventare, l'argomento non è certo tra quelli che si incontrano tutte le volte che si entra in libreria e se poi si unisce a questo il fatto che è storico e scritto da un padovano la perplessità e la curiosità aumentano di pari passo! </div>
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L'autore è Matteo Strukul (sì, lo stesso della saga pulp di Mila e del romanzo storico La giostra dei fiori spezzati) e anche questa volta ci spiazza portandoci in un mondo ancora diverso rispetto al passato.</div>
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Siamo nel 1240, le crociate e la loro opera di redenzione dalla barbarie impazzano e noi ci troviamo nel gelo russo, assieme all'ordine dei cavalieri teutonici che, partendo dalla Russia, devono andare a salvare il castello di Dietrichstein posto sotto assedio e allo stremo delle forze, attraverso un viaggio di settimane tra il gelo e la natura più inospitali.</div>
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Wolf, il suo maestro (e in realtà figura paterna) Kaspar von Feuchtwangen e il loro contingente di settanta cavalieri crociati affiancati dall'abate, partono alla volta della Transilvania ed è poco dopo la loro partenza che si imbattono nella giovane e bella Kira, donna che sconvolgerà la missione nel bene e nel male.</div>
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Tra gli antagonisti spiccano senza dubbio la guerriera Vjsna, chiamata "la madre dei morti" che cavalca a capo dell'orda dei cumani e il negromante dall'aspetto repellente e dal cuore nero.</div>
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Il libro è senza dubbio uno storico vista l'attenzione quasi ossessiva che Strukul mette nei dettagli, l'accuratezza di termini e luoghi che viene evidenziata anche dalla fantastica grafica curata dalla Multiplayer e dalla presenza della cartina geografica all'inizio del libro. </div>
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Il libro è anche un fantasy, visto che la magia è senza dubbio presente, anche se, come evidenzia l'autore stesso, è una magia che nel 1200 era creduta reale, i negromanti esistevano, le streghe venivano arse vive.</div>
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Il libro è un romanzo di formazione perchè attraverso le peripezie, la morte, i tradimenti, l'onore, l'amore, Wolf il giovane teutone, cresce e matura e rafforza la sua identità, creandosi la propria individualità, prima guidata dal suo mentore Kaspar. In questo senso il libro può (e forse dovrebbe) essere letto dai ragazzini che a volte perdono il senso dei valori e una bella storia può far cambiare il punto di vista! Io mi ricordo l'influenza che da adolescente esercitavano in me alcune letture!</div>
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La storia è avvincente, i personaggi sono descritti bene e attraverso le loro azioni e le loro riflessioni entriamo nell'intimo e riusciamo a capire ciò che davvero li smuove. Anche i cattivi, grazie a questo modo di scrivere, non vengono giudicati solo cattivi e non si può non provare compassione per alcuni di loro. In fondo da che parte della barricata nasci non è ne un merito ne una colpa (e mai come in questo momento storico che stiamo vivendo è argomento attuale e reale purtroppo).</div>
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Leggendolo ho sentito il gelo penetrarmi nella ossa nonostante fossi al caldo di casa mia, ho gioito e lottato, ho provato rabbia e furia cieca e dolore, ma anche amore e tenerezza.</div>
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Un libro avvincente e solido, di cui mi auguro possa esserci un seguito.</div>
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Infine una parola di elogio per gli illustratori, non solo per la splendida copertina (risultato di un contest facebook) ma anche per i disegni interni al libro che ottimamente interpretano l'atmosfera della storia.</div>
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Bravo Matteo Strukul, fiera che tu sia un padovano!! </div>
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<b>I cavalieri del nord</b></div>
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<b>Matteo Strukul</b></div>
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<b>Multuplayer edizioni</b></div>
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<b>novembre 2015 </b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>euro 16,90</b></div>
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<b>pag. 352</b></div>
la libreria pericolante di Rosshttp://www.blogger.com/profile/15616689813061038543noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5746600652947702196.post-12287140138838548952015-11-11T08:30:00.000+01:002015-11-11T08:30:10.906+01:00L'amante giapponese, I. Allende<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMz9_h7Mpxh666MZnBZJITLSN5UVyRJaC3DPGyndRyUpyiFlfzKuLV2tlRQ5zKKd7zZF1kvA4xNO2IN2DvoR8ZDGPXhJB1KlKIMecyaop-ArZ4S6vYuvOUTsLkmoOQQe9-jBIyhwGEio4/s1600/isabel.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMz9_h7Mpxh666MZnBZJITLSN5UVyRJaC3DPGyndRyUpyiFlfzKuLV2tlRQ5zKKd7zZF1kvA4xNO2IN2DvoR8ZDGPXhJB1KlKIMecyaop-ArZ4S6vYuvOUTsLkmoOQQe9-jBIyhwGEio4/s320/isabel.jpeg" width="198" /></a>La Allende è tornata. Nel senso che è ritornata a scrivere nel campo in cui, secondo me, riesce a dare il meglio: storie di famiglie, legami affettivi, amore e contesto storico. </div>
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Lasciando da parte le derive thriller o per ragazzi degli ultimi anni, qui leggiamo una storia di sentimenti in cui personaggi dal carattere forte e molto diverso tra loro danno vita ad una bellissima storia d'amore e d'amicizia.</div>
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Siamo a Lark House, una casa di riposo a San Francisco, qui gli anziani che vi abitano sono divisi in quattro strutture diverse, secondo la loro capacità di essere autosufficienti. Il livello in cui si trova la protagonista Alma è paragonabile più ad una sorta di hotel: ha un suo appartamento, libertà di uscita ma pasti serviti, assistenza e possibilità anche di lavorare se lo desidera.</div>
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Irina è una giovane ragazza dell'est europa che viene assunta nella casa di riposo, misteriosa ma di buon cuore e infaticabile. Dopo qualche settimana viene notata da Alma che decide di assumerla come assistente personale e lavorando assieme Irina conosce Seth, il nipote di Alma che si invaghisce di lei.</div>
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Seth vuole scrivere la storia della vita della adorata nonna. La loro è una famiglia ricchissima, la nonna ha più di ottanta anni e ha vissuto un insieme di cambiamenti personali e culturali che hanno sconvolto non solo gli stati uniti, ma il mondo intero visto che l'inizio si ha prima della seconda guerra mondiale. Ci sono poi ulteriori misteri da svelare: dove va la nonna con la sua minuscola macchina dal colore vivacissimo quando scompare per alcuni giorni? Chi è l'uomo che entra nella casa di riposo e che si abbraccia felice con lei, professandosi reciprocamente amicizia eterna quando Seth non l'ha mai visto nè sentito nominare prima? e Ichimei chi è? o meglio, la famiglia di Ichimei curava il giardino di villa Belasco ma era solo questo il rapporto che c'era?</div>
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Ma anche Irina è scostante, fredda e tiene a distanza il giovane che in tutti i modi tenta di farle la corte, nasconde qualcosa pure lei?</div>
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Pagina dopo pagina assistiamo al dipanarsi dei veli che sembrano coprire la vita di ognuno dei personaggi, entriamo nella loro mente (la Allende è bravissima in questo, con pochi abili tocchi di penna), siamo con la famiglia di Alma nell'est europa prima e in California poi. Seguiamo la vita dei personaggi e i drastici cambiamenti che la guerra vi porta. Lasciamo pian piano una Alma bambina e camminiamo con lei nel corso della vita, tra scuola, famiglia e amore. Un amore totalizzante ma complicato. </div>
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Si parla di classi sociali, di razzismo (sì anche nella moderna america e non siamo all'epoca della guerra civile!), di un nuovo tipo di schiavismo moderno, di lealtà, di passioni assolute, di come la storia stessa influisca nella vita di ognuno do noi nei modi più contorti, di destino e di ineluttabilità.</div>
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E' un libro che ho trovato molto bello dall'inizio alla fine, che mi ha fatto ridere (Alma è davvero terribile) e riflettere.</div>
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Amo la Allende anche nelle sue opere più particolari rispetto al suo solito genere (parlo ad esempio de Il gioco di Ripper), ma qui ho ritrovato la sua vera anima.</div>
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<b>L'amante giapponese</b><br />
<b>Feltrinelli</b><br />
<b>15 ottobre 2015</b><br />
<b>pag 281</b><br />
<b>euro 18,00</b><br />
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la libreria pericolante di Rosshttp://www.blogger.com/profile/15616689813061038543noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5746600652947702196.post-82628876253554803292015-07-09T11:54:00.002+02:002015-07-09T11:54:19.171+02:00La vendetta del diavolo, J. Hill<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGeEdqYGVQ2lmukW2Ab0KLDAwmXPFdBtZ_kqlYlt8gbqg3pAb5rdXJr-IDT1r0TKTmuRT2lfWlLeLXMwwXGCWANMQKDkOoOkeLJbJNBWKCFFcyz6GMDmHL3ZDWob3Q6D6BzE9rNeROY1k/s1600/download.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGeEdqYGVQ2lmukW2Ab0KLDAwmXPFdBtZ_kqlYlt8gbqg3pAb5rdXJr-IDT1r0TKTmuRT2lfWlLeLXMwwXGCWANMQKDkOoOkeLJbJNBWKCFFcyz6GMDmHL3ZDWob3Q6D6BzE9rNeROY1k/s320/download.jpg" width="320" /></a>E' scoccato un amore, assoluto. Totale. E credo imperituro.</div>
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La genetica evidentemente non mente e i frutti non cadono mai troppo lontano dall'albero che li ha prodotti, ma voglio staccare Joe Hill dal legame (forse per lui scomodo) con il padre Stephen King perché Hill è un autore a se, ed è uno scrittore fantasticamente bravo.</div>
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Nos4a2 - Ritorno a Christmasland mi era piaciuto moltissimo (a breve un commento!), era stata una bella sorpresa ma è stato con questo La vendetta del diavolo (scritto prima di Nos4a2) che mi ha conquistata. La storia del diavolo potrebbe essere considerata un "già visto/già letto" ma Hill è geniale nella costruzione della storia e trascina il lettore in un vortice sempre più violento permeato di sentimenti assoluti: amore, odio, dolore, impotenza, rassegnazione. Ti leghi a tutti i personaggi, fosse anche solo per sperare di vederli soffrire tra le fiamme dell'inferno. Ti fa entrare in empatia con tutti, te li fa conoscere ma soprattutto comprendere come fossero persone reali e non finzioni letterarie. Se non è bravura questa allora non so davvero cosa lo sia.</div>
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Iniziamo trovando Ig ubriaco marcio che ripensa per l'ennesima volta alla morte orribile della sua fidanzata Merrin, avvenuta un anno prima. Risvegliandosi dalla sbornia però trova una sorpresa: gli sono spuntate le corna e le persone accanto a lui si scoprono a confessargli i loro più turpi segreti e desideri.</div>
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Allucinazioni? probabile. Pensa ad una malattia mentale ma ad un certo punto si arrende all'evidenza: la cosa è reale.</div>
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Da qui entra in contatto con la vera realtà del mondo e dell'animo umano e arriva a comprendere che è il diavolo quello buono, non Dio che ha lasciato che accadessero cose orrende alle persone migliori. Scopre , non senza un certo amaro stupore, quanto tutto sia solo una grande ipocrisia, scopre che praticamente tutti hanno segreti e pensieri che non hanno il coraggio di dire a voce altra e che quasi nascondo a se stessi. La bontà è una grande bugia, nessuno è mai realmente buono o sincero o comunque mai totalmente.</div>
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Scopre l'assassino della sua Merrin e la sete di vendetta sale. </div>
<div style="text-align: justify;">
E' un romanzo horror ma anche psicologico, pieno di riferimenti simbolici e senza dubbio si può leggere con relativa leggerezza, prendendo solo la storia dark pura e semplice oppure si può analizzare per comprendere i tanti riferimenti legati alla religione, alla lotta ancestrale tra il bene e il male, alla psicologia e a ciò che muove ogni nostra azione.</div>
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Un Gran Libro.</div>
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<br /></div>
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<b>La vendetta del diavolo</b></div>
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<b>Joe Hill</b></div>
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<b>Sperling & Kupfer</b></div>
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<b>2012 pag. 391</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>19.90 euro</b></div>
la libreria pericolante di Rosshttp://www.blogger.com/profile/15616689813061038543noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5746600652947702196.post-82449890625219198222015-05-29T08:59:00.001+02:002015-05-29T08:59:41.583+02:00Le sultane, M. Oliva<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_MRzvILEUxIBa-F5gf_vdQq7IPgNk3VOLiQXFlXe7UIoheaqZJheQKVPImvRFzCzQIW0Ej-a1YjTGEI5GbJweZSUpG9aptlOKRV6aJd0pxXsQNfVFKyEJCWgGb1Re9EtOgJF032J-FXc/s1600/sultane.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_MRzvILEUxIBa-F5gf_vdQq7IPgNk3VOLiQXFlXe7UIoheaqZJheQKVPImvRFzCzQIW0Ej-a1YjTGEI5GbJweZSUpG9aptlOKRV6aJd0pxXsQNfVFKyEJCWgGb1Re9EtOgJF032J-FXc/s320/sultane.jpg" width="204" /></a></div>
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Completamente stravolta rispetto alle aspettative. Di questo libro ho letto diversi pareri nel web, ho chiacchierato con amiche e sempre l'idea che mi ero fatta era quella di un romanzo noir dissacrante e ironico, oltre che splatter. E' con questa mentalità che mi sono accostata al libro e pagina dopo pagina venivo smentita, non trovavo nulla di ciò che mi ero aspettata. Andiamo con ordine però! </div>
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Nunzia, Mafalda e Wilma sono tre donne anziane (oltre la settantina) che vivono in via Damasco e da qui la definizione di "Sultane" dei poveri! vivono in palazzoni dal prezzo agevolato da una vita e sono amiche da altrettanto tempo. (I palazzoni sono un'immagine forse più mia, visto che vicino casa, nella mia infanzia c'era un posto nel mio quartiere dove erano raggruppati palazzoni di case popolari abitati per lo più da anziani e io, le sultane, le immagino proprio in un contesto simile).</div>
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Sono tre donne molto diverse tra loro: Mafalda, taccagna all'inverosimile con un marito ormai ridotto quasi a un vegetale dall'alzheimer di cui si deve prender cura. Wilma, signora che la vita ha messo a dura prova facendole morire un figlio e facendo scappare con una setta la figlia, mercante comunque astuta. Nunzia, precisa, pulita, religiosissima e incline a cedere ai peccati, con la classica figlia che par perfetta e con un fratello alcolizzato convivente. Tre anziane signore come ne conosciamo tutti, molto tipiche nel loro genere, quasi invisibili agli occhi dei figli, dei giovani, della vita degli altri che prosegue incurante di questa tre donne. Carmela è la vicina giovane e maleducata, quella che risponde male e non rispetta nessuno, che fa puzzare il giro scale di fritto sin dall'alba e sarà lei la miccia che farà esplodere la situazione.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ora, mi era stato detto che il libro è splatter ma io sono abituata a cose molto molto più raccapriccianti per cui, pur riconoscendo dei passaggi di quel genere, non mi ha certo colpito questo aspetto. Nemmeno il noir in se mi ha granché colpita e l'ironia non l'ho colta perché nascosta da ben altre sensazioni. Quello che non mi aspettavo e che invece mi ha davvero colpita è che l'ho trovato un romanzo di una tristezza infinita. E' una storia disincantata sulla perdita della gioventù (inevitabile per tutti) e sulla solitudine della vecchiaia, è un romanzo pieno di rimpianti, di lacrime versate e trattenute, di abbandono, di ricerca malfatta di attenzionib ed emozioni, di voglia di modificare il passato pur sapendo che è una cosa impossibile, di occasioni perse. Alcune frasi mi sono davvero entrate dentro e la Oliva questi sentimenti di ineluttabilità e abbandono li ha trasmessi davvero bene, anche se a leggere le varie recensioni in giro non ho trovato molto evidenziato questo aspetto che invece io ho percepito come basilare! chissà che voleva farci provare l'autrice durante la lettura... mi pare di capire che l'intento era di farci anche sghignazzare eppure io non mi sono mai trovata a sorridere, nemmeno una volta. E ho chiuso l'ultima pagina con una sorta di magone alla bocca dello stomaco.</div>
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Mi è piaciuto? sì! Ma di sicuro sotto tutt'altro aspetto!</div>
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<br /></div>
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<b>Le sultane</b></div>
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<b>Marilù Oliva</b></div>
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<b>ediz. Elliott</b></div>
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<b>238 pag</b></div>
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<b>2014</b></div>
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<b>euro 16,00</b></div>
la libreria pericolante di Rosshttp://www.blogger.com/profile/15616689813061038543noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5746600652947702196.post-53945405729536701212015-05-27T16:54:00.001+02:002015-05-27T17:08:46.617+02:00Il canto degli innocenti, P. Pulixi<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIbD0kz7zaClH1jM3JjR9uTurTr_eSwXdwtmntKkOCGt4G0ZGieDpe5Rm272cKjhZBFHRerdHwFWV8ai20n4UvS6cjkKOKH85ZfjHKoLYAoMv7dkYvlwNONg9Igrw5X00kLfR5zfcOwms/s1600/pulixi.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIbD0kz7zaClH1jM3JjR9uTurTr_eSwXdwtmntKkOCGt4G0ZGieDpe5Rm272cKjhZBFHRerdHwFWV8ai20n4UvS6cjkKOKH85ZfjHKoLYAoMv7dkYvlwNONg9Igrw5X00kLfR5zfcOwms/s320/pulixi.jpg" width="201" /></a>Mi sono innamorata di Vito Strega e mi sono anche definitivamente innamorata di Piergiorgio Pulixi (letterariamente parlando o il motociclista di casa e l'autore stesso potrebbero giustamente inquietarsi!!!).</div>
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Come ho già detto altrove, prendo sempre i romanzi di Pulixi con una sorta di leggerezza, che non è una cosa negativa eh! è in accezione comunque positiva, ma è come se ancora non fossi preparata alla botta allo stomaco che ogni volta mi danno!</div>
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Questo ragazzo, giovane e italiano (ormai sapete che io preferisco gli autori stranieri!) è un gioiellino della narrativa noir che dobbiamo coccolarci e tenerci ben stretto!</div>
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Il canto degli innocenti è il primo di una serie che avrà come protagonista il commissario Strega, uomo che amavo già dopo poche pagine. Fisicamente imponente (e io adoro questo genere!), virile, cattivo quanto basta ma tormentato, capace di passioni folli e fondamentalmente corretto. In questa sua prima avventura lo vediamo in un periodo di sospensione a seguito dell'uccisione del suo collega, è sotto esame psicologico per capire se potrà riprendere servizio o meno. Si è lasciato anche con la moglie. Praticamente non gli rimane più nulla se non l'amicizia profonda con la sua collega, la gatta Sofia e una ragazzina vicina di casa con una nonna che vorrei avere pure io.</div>
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La città viene sconvolta da brutali omicidi, scollegati tra loro ma che hanno come denominatore comune il fatto di essere delle atrocità commesse da ragazzini tra i tredici e i quindici anni. Gli assassini sono sempre sul luogo del delitto, per cui non c'è una vera e propria indagine da svolgere eppure Strega e Teresa (la collega) non sono persuasi, c'è qualcosa che non torna, deve esserci un legame, ma quale? come trovarlo visto che i vertici non vogliono perder tempo con un'indagine che non dovrebbe nemmeno esistere?</div>
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Naturalmente le indagini Strega le farà eccome e nel corso della lettura incontreremo storie collaterali altrettanto interessanti capaci di darci una realtà a tutto tondo dei personaggi coinvolti. Una storia che passa dall'aspetto più truce e assurdo (killer-bambini) alla storia d'amore tormentato, all'indagine psicologica e a un'altra serie di omicidi "della barbie". </div>
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Il tema trattato è forte e disturbante, i ragazzini per definizione sono buoni, ma è falso. I ragazzini non sono per forza buoni, covano nel profondo odio e passione laceranti, che se coltivate in maniera deviata possono portare a stragi. E' un romanzo, ma purtroppo è verosimile (vogliamo ricordare i massacri alla Columbine?) e sono felice che mio figlio abbia solo due anni e mezzo perchè se fossimo nella fase adolescenziale mi avrebbe fatto passare più di qualche ora impensierita a chiedermi cosa realmente potesse passare nella sua testa, quanto realmente conosciamo i nostri figli e la mancanza di precisi riferimenti geografici rende la vicenda ancora più vicina a ciascuno di noi.</div>
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Pulixi scrive in modo pulito, non esagera e non riduce, riesce sempre a dosare le parole mescolando perfettamente gli ingredienti che ha in mente per la sua storia e il risultato, anche questa volta, è perfetto. Un libro che si legge tutto d'un fiato ma che resta poi dentro per molto tempo. Se il resto dei canti del male sarà come questo primo volume, avremo una serie che arricchirà e di molto il panorama del giallo/noir italiano.</div>
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(Io poi aggiungo una nota di merito al locale in puro stile decadente francese dove bere l'assenzio...praticamente perfetto!)</div>
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<b>Il canto degli innocenti</b></div>
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<b>Piergiorgio Pulixi</b></div>
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<b>pag. 224</b></div>
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<b>aprile 2015</b></div>
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<b>ediz. E/O</b></div>
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<b>euro 15,00</b></div>
la libreria pericolante di Rosshttp://www.blogger.com/profile/15616689813061038543noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5746600652947702196.post-57529832371149227642015-05-21T08:33:00.001+02:002015-05-21T10:21:27.444+02:00Utu, C. Feréy<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5eLuPLl1nZkuoTSj75JjAv_HL4LwVNSeQWHAw0EvrLEnKPabwK-LtlwAPkkgSYRFrESCAwj6zMoLp64-rmUttXyQvNQRSUONtz0z0DnoH9NAMRVmmWf02n2eMDcdgaBWfbkVDASobQe8/s1600/utu.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5eLuPLl1nZkuoTSj75JjAv_HL4LwVNSeQWHAw0EvrLEnKPabwK-LtlwAPkkgSYRFrESCAwj6zMoLp64-rmUttXyQvNQRSUONtz0z0DnoH9NAMRVmmWf02n2eMDcdgaBWfbkVDASobQe8/s320/utu.jpg" width="176" /></a>Non so ancora se mi sia piaciuto o no questo romanzo, ma come scrivevo su facebook, se ne parlo, se comunque l'ho letto velocemente e senza saltare pagine e nemmeno righe, propendo per il sì.</div>
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Utu è uno dei diversi romanzi che avevo comprato "a scatola chiusa" su consiglio di un libraio di cui mi fidavo. Parlo al passato non perché non mi fidi più ma perché purtroppo la libreria Stilelibero ha chiuso da qualche mese ormai... Destino infelice di piccole librerie che in realtà sono dei gioielli, con librai che amano quello che fanno ma che la stragrande maggioranza delle persone evidentemente snobba! Per carità, io compro su amazon e ricerco gli conti che le grandi catene possono permettersi di fare, ma compro (anzi compravo!) anche in queste librerie, così come compro in quelle specializzate nell'infanzia: molti meno sconti ma molta più competenza, attenzione, qualità e consigli mirati. Ok..sto deviando dal discorso.</div>
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Utu, dicevo, l'ho preso appunto senza sapere nulla della trama, poi è rimasto a giacere sullo scaffale con altri finché qualche giorno fa è arrivato il suo turno.</div>
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Utu significa vendetta in Maori, ma la vendetta maori è più complicata e più significativa dei dispettucci cui siamo abituati! e tutto il libro è una vendetta contro la vita stessa, contro le ingiustizie, contro la società dominante.</div>
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Il tenente Osborne, esperto di questione Maori, viene richiamato in Nuova Zelanda in servizio per indagare sulla morte di un collega Fitzgerald (qui scopriamo che le avventure di questo altro personaggio fanno parte di Haka, primo libro ma mai tradotto in italiano: complimenti vivissimi per la scelta editoriale). Le indagini che inizia lo portano a rimestare nel torbido e senza aver la minima idea di quello che sta smuovendo, si troverà presto invischiato in una situazione in cui la morte del collega e amico è solo uno dei tasselli di una situazione che ha ramificazioni molto estese e complicate. Si ritroverà a fare i conti con dei fanatici, seguaci di culti antichi, ma anche con la società bene del posto. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEf3wbmz2YgzuLfXGb1fPtT57RV1p2GDey_-jdULZlsGG9OkmlYEsbYgWsraM9h8GqHbqFSDMuYQw-XEGx_RXJK2O9ijf-NVrkgT4d8IIq1ZH29yqdI0rxE9Fp0JnvEXuRtMufAKrPzDs/s1600/utu2.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEf3wbmz2YgzuLfXGb1fPtT57RV1p2GDey_-jdULZlsGG9OkmlYEsbYgWsraM9h8GqHbqFSDMuYQw-XEGx_RXJK2O9ijf-NVrkgT4d8IIq1ZH29yqdI0rxE9Fp0JnvEXuRtMufAKrPzDs/s320/utu2.jpg" width="176" /></a>Ammetto che in certi punti l'ho trovato particolarmente contorto, ma nel complesso la storia regge bene e affascina proprio per il contesto legato a una comunità specifica che non si trova certo così spesso in un libro noir.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il protagonista Osborne è odioso, non ho mai trovato un personaggio tanto detestabile, antipatico, arrogante, presuntuoso e non ho trovato nessuna giustificazione al suo atteggiamento. I personaggi a contorno sono ben inseriti ( a parte Amelia che ho trovato un filo troppo stereotipata) e il tutto si avvia verso un finale adrenalinico che mi ha fatto restare attaccata alle pagine fino all'ultima riga.Non manca nemmeno una sorta di storia d'amore ma si intuisce sin dall'inizio quanto sia, anche questa, malata.</div>
<div style="text-align: justify;">
Questo commento mi fa pensare, man mano che lo scrivo, che effettivamente il libro mi sia piaciuto, e molto! eppure se mi viene fatta la domanda diretta non riesco a rispondere sì! ma credo sia imputabile solo all'antipatia per il protagonista mi sa a questo punto! C'è molta violenza, sesso, squallore, ma non sono cose che mi disturbano in un noir!</div>
<div style="text-align: justify;">
Insomma: se volete leggere qualcosa di originale questo Utu può fare al caso vostro, male che vada resterete solo un po' perplessi e indecisi come me! </div>
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<br /></div>
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<b>UTU</b></div>
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<b>Caryl Feréy</b></div>
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<b>ediz. E/O</b></div>
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<b>2012</b></div>
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<b>euro 15,00</b></div>
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pag. 395</div>
la libreria pericolante di Rosshttp://www.blogger.com/profile/15616689813061038543noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5746600652947702196.post-8211872747437217742015-05-05T08:34:00.003+02:002015-05-05T08:48:16.236+02:00Cucciolo d'uomo - La promessa di Mila, M. Strukul<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhj7tkOioHlMdHYgkqvea8vymjT4aMwT9R7RIm9Eli_i-dQnvxGC6Ai-4LZByfh6YF5a63TyxEsUBZaHYiZB5oc3DkrrTEUl63nNmWp0mIMlOUpr4juCAxtSQLSU178jmUslmqlojneEAI/s1600/mila.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhj7tkOioHlMdHYgkqvea8vymjT4aMwT9R7RIm9Eli_i-dQnvxGC6Ai-4LZByfh6YF5a63TyxEsUBZaHYiZB5oc3DkrrTEUl63nNmWp0mIMlOUpr4juCAxtSQLSU178jmUslmqlojneEAI/s320/mila.jpg" width="206" /></a>E ci siamo alla terza avventura di Red Dread, la killer in salsa veneta che non si può non amare! </div>
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Riassumendo in brevissimo, Mila è uno schianto di ragazza che la vita ha messo a dura prova e com'è come non è, si è trasformata in una killer feroce e spietata, veloce, abile con la sua katana tanto quanto con le pistole e le armi più in generale. Ovviamente sta dalla parte dei buoni, ma il suo concetto di limite è, come dire, sicuramente personale e anche quando la regola d'ingaggio non è "licenza d'uccidere" spesso lei si fa prendere la mano (e sempre a ragione!). Partita da Reschigliano di Campodarsego (complimenti a Strukul per questo ulteriore tocco di verismo che, dal primo Mila letto, mi ha iniziato a far percorrere Reschigliano con un sorrisone ebete stampato in faccia!!!) è arrivata in quel della Germania e da li al quartier generale della società per la quale lavora.</div>
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Vebbeh, ora lasciamo perdere antefatti e simili e arriviamo a questa sua terza avventura, dove scopriamo una parte prima tenuta segretamente e gelosamente chiusa dentro, ovvero la dolcezza di fondo di questa ragazza. Perchè se è vero che è una professionista delle uccisioni, delle missioni speciali contro nemici sempre più numerosi, violenti ma anche stupidi, di lei, resta pur sempre una ragazza che nel fondo del cuore desidera e cerca dolcezza e normalità. E qui la trova, la dolcezza, la normalità mai! in un ragazzino di nome Akim che deve portare in salvo per permettergli di sconfiggere la terribile tratta dei bambini e dei loro organi!</div>
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Il libro è velocissimo per cui non posso scrivere tanto sulla trama, basta sapere che è travolgente come tutte le avventure della eroina creata da Matteo Strukul.</div>
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Chiariamo bene una cosa poi: è un pulp! e pulp significa eccesso! che poi non si leggano in giro commenti del tipo "mah, non è verosimile quindi non mi è piaciuto". E' ovviamente inverosimile! è volutamente così! c'è violenza, tanta e a volte gratuita ma del tipo che fa anche sghignazzare, c'è sangue, ci sono termini forti, ci sono salti mortali con triple piroette e nel mentre lancio di coltelli o sparatorie! tutto va oltre! e questo è il pregio del romanzo! (non vogliatemene per la marea di punti esclamativi ma con Mila e col pulp mi vengono in automatico!). </div>
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In Italia mancava la parte pulp, abbiamo giallisti più o meno bravi, più o meno raffinati e originali, ma l'eccesso mancava, è più tipicamente americano! infatti leggendo Mila, se si ha una buona cultura di questo genere letterario, è inevitabile provare una sensazione di già visto, ma nel senso positivo dell'espressione, ovvero una sorta di ritorno a casa, una lettura che ti tranquillizza perché sai cosa stai per leggere, resta la sorpresa della trama ovviamente, ma sai che sarà piena di sangue e caos e morti e che ti sembrerà di vedere un film anziché leggere un libro, da tanto è immediata e visiva l'azione! Sai che incontrerai personaggi cattivissimi e che ti ritroverai a girare le pagine e a dire "vai Milaaaaaaaaaa, distruggili!"</div>
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Io adoro Gischler, lo amo, e ringrazio Matteo Strukul per aver portato uno tra i generi che più mi piacciono (e di cui mr Gischler è un maestro per me) in Italia ma non solo, addirittura nella mia provincia padovana!</div>
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Grazie Mila! </div>
la libreria pericolante di Rosshttp://www.blogger.com/profile/15616689813061038543noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5746600652947702196.post-9203141807886304552015-05-04T11:16:00.001+02:002015-05-04T11:16:29.303+02:00il blog si modifica!<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwl7Z79OZl4ILvDh1h8YrC6ef2gGgVUJI6-zSbezOZv4UgoumMrXUwcCZM2O6I4wIUjI6k0BDZQi2GqYDSNn04lKfyG7ZdDcJuGXjt57d7WGvnrMyQaSa_2vcNJoOemUM9qAaqyIqHQJU/s1600/10570398_10206546705892262_6712770388463543586_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwl7Z79OZl4ILvDh1h8YrC6ef2gGgVUJI6-zSbezOZv4UgoumMrXUwcCZM2O6I4wIUjI6k0BDZQi2GqYDSNn04lKfyG7ZdDcJuGXjt57d7WGvnrMyQaSa_2vcNJoOemUM9qAaqyIqHQJU/s200/10570398_10206546705892262_6712770388463543586_n.jpg" width="187" /></a>Mi sono ritrovata a pensare al blog quasi con noia e questo lo trovo davvero assurdo... è mio! come posso annoiarmi in una cosa fatta da me e che posso modificare a mio piacimento? così ho deciso che il blog amplierà la sezione della Pericolante del bebè, che non sarà più solo una pagina con l'elenco ma che vedrà anche i propri post di commento alle letture del Micro di casa. </div>
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La letteratura per l'infanzia mi ha sempre affascinata, ma ero legata più ai romanzi (Piccole donne, Il mago di Oz, Ventimila leghe sotto i mari, tanto per dare un'idea di cosa intendo). Ora ho scoperto anche il mondo degli album illustrati ed è stato amore! così come amore è stato verso tutte quelle creazioni libresche dedicate ai più piccoli: sonori, tattili, gioco, puzzle... un mondo così vasto da perderci la testa. Io navigo, cerco, scartabello, gironzolo per librerie e ho trovato dei gioiellini e alcune schifezze! così perchè non commentare anche questi libri? che non sono affatto libri di serie B ma anzi! come ho più volte detto, la sensibilità e l'intelligenza che ci vogliono per scrivere un libro per bimbi sono notevolmente maggiori di quelle necessarie a scrivere che so, di amori adolescenziali pieni di frasi fatte!!! (riferimenti a qualcuno? mah..... ;) ).</div>
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Forse la pericolante sembrerà ancora più psicotica di adesso, che già naviga tra gli horror e splatter più pesanti e i gialli classici e romanzi di formazione per ragazzi!</div>
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Ma questa sono io, letterariamente psicotica, ossessivo-compulsiva e dalla tripla, ma anche quadrupla e oltre, personalità!</div>
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Non so francamente cosa ne verrà fuori, quello che è certo è che non scrivo per essere letta da chissà chi, meglio se capita e se grazie a me qualcuno è invogliato o meno a prendere un determinato libro per carità, ma non scrivo per quello. Scrivo di libri perché i libri fanno parte della mia vita, sono una parte importante e fondamentale e il minimo che possa fare è blaterare su di loro! e il blog è un fantastico metodo per non annoiare a morte le persone "dal vivo"!!! </div>
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la libreria pericolante di Rosshttp://www.blogger.com/profile/15616689813061038543noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5746600652947702196.post-57413520377952351092015-04-02T08:37:00.002+02:002015-04-02T08:37:52.782+02:00Che fine ha fatto Baby Jane? H. Farrell<div style="text-align: justify;">
Che piccolo gioiello. Che pagine intense e claustrofobiche.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpO0sdtVGcrfrkJJDOGl0KGnQE2cg3xpfeF8VdOBStj19ntUpl-qQo0xt1SdXbyDpn91IifJvC1iWSz-zhKAYo1M1x_PBlw0NaLyEzXBUHugOQM5xKjWgjNr8lofq32D1u9ltcvKK_D5A/s1600/babylibro.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpO0sdtVGcrfrkJJDOGl0KGnQE2cg3xpfeF8VdOBStj19ntUpl-qQo0xt1SdXbyDpn91IifJvC1iWSz-zhKAYo1M1x_PBlw0NaLyEzXBUHugOQM5xKjWgjNr8lofq32D1u9ltcvKK_D5A/s1600/babylibro.jpg" height="320" width="207" /></a>Che fine ha fatto baby Jane credo sia più famoso per il film che non per il romanzo (ma magari mi sbaglio) e la cosa è normale visti i due mostri sacri che vi recitano: Joan Crawford e Bette Davis, due attrici che hanno reso la pellicola un classico e un capolavoro.</div>
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Il libro è altrettanto bello e l'autore ha creato in poche pagine (meno di duecento) un'atmosfera che fa mancare l'aria al lettore.</div>
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La baby Jane che da il titolo al libro è una ormai non più giovane attrice, famosa durante l'infanzia. Faceva spettacoli ovunque e manteneva grazie a questi tutta la famiglia, era una piccola star, viziata, coccolata, osannata. La sua carriera finisce a 12 anni ed è quella di sua sorella Blanche, da adulta, invece a decollare. La bellezza di Blanche, la bravura la rendono una famosissima attrice mentre Jane vive della sua carità (Blanche ha una clausola che obbliga chi la ingaggia a far recitare anche la sorella). Il tutto precipita quando una sera, rientrando a casa, le due sorelle hanno un grave incidente che rende Blanche paralizzata.</div>
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Jane la accudirà per tutta la vita unendo atteggiamento di amore viscerale e odio profondo.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdz5k_ZcuVabrQH6x9OyefQFyv_2K0COkeVEGnjNjg1H9XP_PuhySv6K8TbO6Z2prZmygc012Ztkzz9ye9PbDNVYz15ScovoGW-IQeGfDhYt6SAuktQeSuZmoNBoc4d0VAGAIbLItiENU/s1600/babyfilm.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdz5k_ZcuVabrQH6x9OyefQFyv_2K0COkeVEGnjNjg1H9XP_PuhySv6K8TbO6Z2prZmygc012Ztkzz9ye9PbDNVYz15ScovoGW-IQeGfDhYt6SAuktQeSuZmoNBoc4d0VAGAIbLItiENU/s1600/babyfilm.jpg" height="320" width="240" /></a>Assistiamo quindi alla vita in casa con le due sorelle ormai anziane, l'atmosfera è pesante, lugubre, rarefatta. Un senso di terrore permea le pagine, Blanche è terrorizzata e inizia a pensare che Jane la voglia morta. Jane dal canto suo, è spesso ubriaca e ripensando ai fasti di quando era bimba, ricrea le situazioni in cui si trovava a recitare, rendendosi grottesca e ancora più inquietante. Si capisce subito che l'incidente che ha reso disabile Blanche nasconde qualcosa di più grave. La pazzia, la gelosia sono i sentimenti dominanti e non c'è riga del libro che non ce lo faccia ricordare. Fino all'epilogo, triste, amaro, inevitabile.</div>
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Un libro stupendo, un romanzo degli anni sessanta che gli appassionati di horror, thriller, ma anche di romanzi psicologici dovrebbero avere. Non ha tutto il truculento dei libri moderni (per fortuna!) ma è elegantemente noir. Purtroppo non posso scrivere molto di più sulla trama senza togliere un po' di sapore a una eventuale lettura, per cui mi fermo qui.</div>
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Quello che conta in fondo è dire che mi è piaciuto moltissimo, che avevo paura che il film capolavoro mi rendesse difficile la lettura mentre invece è scivolata liscia e veloce.</div>
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Certo sono la Davis e la Crowford che hanno reso questa storia immortale ma onore al merito va all'autore per aver creato il giusto mix di ingredienti!</div>
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<b>Che fine ha fatto Baby Jane</b></div>
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<b>Henry Farrell</b></div>
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<b>2008</b></div>
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<b>euro 9,90</b></div>
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<b>pag. 193</b></div>
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la libreria pericolante di Rosshttp://www.blogger.com/profile/15616689813061038543noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5746600652947702196.post-75233072359604444792015-03-31T08:28:00.002+02:002015-03-31T08:28:29.170+02:00Nelle terre estreme, J. Krakauer<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibQJv4hBOG2ZSpq8s2a17dbzHasEcm-o2yhmTnXLAPjS03oHYTanZSniJKaMbKoTFKJUmih7c29PLZ_YkzLNAd0Retb3WxBHl_hDWDStuU9m99i6fLFfdLvrTvdC3qC_LnoJtYOTDFg_w/s1600/estreme.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibQJv4hBOG2ZSpq8s2a17dbzHasEcm-o2yhmTnXLAPjS03oHYTanZSniJKaMbKoTFKJUmih7c29PLZ_YkzLNAd0Retb3WxBHl_hDWDStuU9m99i6fLFfdLvrTvdC3qC_LnoJtYOTDFg_w/s1600/estreme.jpg" height="320" width="239" /></a></div>
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Stavo notando ieri (sempre col clubippogrifo) che le mie letture sono sempre al passo coi tempi, leggo proprio gli ultimi arrivi sugli scaffali delle librerie.... infatti cosa ho letto solo l'altro ieri? Nelle terre estreme (il forse più conosciuto cinematograficamente "Into the wild").</div>
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Credo fosse nel kobo da secoli e visto che avevo bisogno di una lettura corta e che non avesse giallo o thriller o horror ho pensato fosse finalmente giunto il suo momento.</div>
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La storia è credo conosciuta a chiunque, si tratta della biografia di Christopher McCandless, un giovane di poco più di vent'anni che decide di intraprendere un viaggio in solitaria e che finirà trovando la morte in Alaska, nel famoso autobus ripreso, fotografato e descritto ormai in ogni suo più piccolo bullone.</div>
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Chris è un giovane di buona famiglia, con possibilità economiche e con un'intelligenza probabilmente sopra la media, o comunque diversa da quella canonica. Viene descritto come un ragazzo che pensa in maniera anticonvenzionale eppure io mi chiedo cosa ci sia di così anticonvenzionale nella visione che ha del suo futuro: libertà, nessun obbligo o legame, rifiuto degli schemi sociali, delle convenzioni. Personalmente di idealisti così ne ho conosciuti anche se nessuno che si sia spinto a questo estremismo (per fortuna!).</div>
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Il libro scritto da un famoso alpinista, descrive la vita di Chris (Alex, come si fa chiamare nella sua vita di vagabondo) attraverso ricordi della famiglia, delle innumerevoli persone che ha incontrato nei due anni di vagabondaggio in auto prima e in autostop poi. Tutti sono concordi nel definirlo beneducato, gentile, intelligente e socievole. La famiglia invece lo descrive al contrario come una persona molto riservata, intollerante all'autorità e piuttosto schiva. </div>
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Qual è il Chris reale? entrambi credo: si è sentito libero di essere se stesso nel viaggio intrapreso e per questo gli era facile essere socievole, non aveva legami reali con le persone che incontrava nel suo cammino.</div>
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Quando decide di fare quello che per lui è Il Viaggio non sa però cosa lo aspetta. L?Alaska è il simbolo del territorio incontaminato, puro, in cui sopravvivere delle proprie risorse e nient'altro, in armonia assoluta con la natura. E bisogna riconoscere che Chris ce l'ha fatta anche bene per moltissime settimane ma ovviamente non è stato sufficiente.</div>
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Nell'autobus, oltre al suo cadavere hanno trovato diversi libri sottolineati, Thoreau soprattutto, ma anche Pasternak e London. E io sono rimasta perplessa. Mi spiace dire che seppur capisco il suo desiderio ardente, la sua voglia di fare ciò di cui ha solo letto nei libri, concordo con chi lo considera uno sprovveduto che la fine è andata a cercarsela. E' vero che si era preparato (e il periodo lungo di sopravvivenza lo dimostra), ma non a sufficienza e i libri non insegnano tutto, magari lo facessero! Non ci si imbarca così in una avventura simile, non si lascia una famiglia che oggettivamente nulla ti ha fatto, nell'angoscia per più di due anni per poi distruggerla definitivamente così. Che piaccia o no viviamo in società e un minimo di regole vanno seguite, anche solo una benedetta cartolina al mese ai genitori. A 24 anni dovresti avere la maturità necessaria per capire queste cose, la fuga da tutto la lasciamo ai sogni dei tredicenni che "viaggiano" con Jules Verne e immaginano di vivere quelle avventure. Poi si cresce. E non vuol dire rinunciare ai sogni ma inserirli in un contesto più reale e viverli in maniera intelligente e non sconsiderata come questa.</div>
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Lui è stato felice? ne sono contenta, ma l'egoismo che ha denotato in ogni suo gesto non mi ha fatto provare empatia ma solo fastidio per una vita sprecata, una famiglia distrutta dal dolore e tante occasioni perse.</div>
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<b>Nelle terre esterme</b></div>
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<b>Jon Krakauer</b></div>
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<b>Corbaccio</b></div>
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<b>2008</b></div>
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<b>pag. 267</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>euro 16,60</b></div>
la libreria pericolante di Rosshttp://www.blogger.com/profile/15616689813061038543noreply@blogger.com0